Assistente sociale aggredita. Nuovo episodio di violenza nei confronti di un’Assistente Sociale durante lo svolgimento dell’attività professionale.
Sara Cavelli, in servizio nella quarta circoscrizione del Comune di Palermo, è stata raggiunta in ufficio da una donna che, dopo aver incendiato una porta e messo a soqquadro i locali, l’ha aggredita colpendola su tutto il corpo con delle forbici.
La ragazza diciannovenne è stata sottoposta ieri sera a trattamento sanitario obbligatorio, dopo che nella tarda mattinata si era recata, armata di un coltello e delle forbici, presso la postazione comunale della quarta circoscrizione di viale Regione Siciliana per, come ha urlato, “farsi giustizia dei torti subiti dagli assistenti sociali.”
L’intervento di una pattuglia della Polizia Municipale, sono stati aggrediti anche gli agenti, ha evitato conseguenze peggiori.
La ragazza, gli agenti ed un’assistente sociale in stato di shock sono stati accompagnati in ospedale.
La donna ha poi aggredito alcuni agenti della Polizia municipale del nucleo NOPA che ha sede nello stesso stabile, che sono riusciti ad immobilizzarla e disarmarla, subendo alcune ferite da taglio.
Un episodio grave che vede come vittima ancora una volta un’Assistente Sociale mentre svolge il proprio lavoro. Il Consiglio dell’Ordine esprime tutta la solidarietà della comunità professionale nei confronti della collega Sara.
Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Mattina, informati dei fatti hanno espresso la loro solidarietà ai dipendenti e agli agenti, che hanno ringraziato “per l’intervento che ha scongiurato conseguenze più gravi.”
Il comandante Gabriele Marchese ha ringraziato gli agenti per l’intervento tenendosi in costante contatto per tutta la giornata con i colleghi del NOPA.
“La misura è colma – si sono espressi i Consiglieri dell’Ordine – non si può continuare così! Non è possibile rischiare di morire durante lo svolgimento del proprio lavoro. E’ necessario che i professionisti possano condurre la propria attività in tutta sicurezza. Non abbiamo mai smesso di lanciare il nostro grido di allarme a vari livelli.
Continueremo a farlo perché non è possibile lavorare col timore di essere aggrediti. Abbiamo richiesto un incontro con l’amministrazione comunale di Palermo per l’episodio che ha visto come vittima la collega Sara, a cui va tutta la nostra solidarietà. Abbiamo partecipato ad una ricerca, in ambito nazionale, che ha ad oggetto proprio l’aggressività nei confronti degli Assistenti Sociali, i risultati sono allarmanti. Continueremo a portare sui tavoli istituzionali tali dati e a chiedere con forza che vengano assunte decisione atte a garantire la sicurezza dei professionisti”.
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