ASSESSORE GAETANO ARMAO INDAGATO ‘SENZA AVVISO’ PER BANCAROTTA PEA

Concorso in bancarotta fraudolenta: un’altra tegola giudiziaria sul governo regionale siciliano, presieduto da Raffaele Lombardo. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e’ indagato.

di redazione

Palermo – Concorso in bancarotta fraudolenta: un’altra tegola giudiziaria sul governo regionale siciliano, presieduto da Raffaele Lombardo. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e’ indagato nell’ambito della vicenda collegata all’istanza di fallimento che la Procura di Palermo ha presentato nei confronti della Pea, una societa’ mista tra aziende del gruppo Falck e l’Amia, l’azienda per l’igiene ambientale del Comune capoluogo dell’Isola. Istanza a sua volta strettamente connessa al progetto, mai realizzato ma costato qualcosa come 44 milioni di euro per non fare nulla o quasi, di costruire un termovalorizzatore nella discarica di Bellolampo.

La Pea e’ l’acronimo di Palermo Energia Ambiente: avrebbe dovuto pagare i creditori e fra tutti avrebbe privilegiato senza titolo proprio Armao, avvocato amministrativista, autore di alcune consulenze e pareri legali per il gruppo Falck, e per un periodo anche assessore all’Energia, dunque il settore in cui operava la Pea. Erano gia’ indagati, con l’ipotesi di falso in bilancio, sette ex amministratori della Pea, che oggi e’ in liquidazione, per avere iscritto nei bilanci spese inammissibili e inattendibili, secondo la tesi sostenuta dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e dal pm Calogero Ferrara. 

“Apprendo – dice l’assessore regionale siciliano all’Economia, Gaetano Armao – da notizie di stampa di un’indagine in seno alla quale sarei persona indagata del reato di concorso in bancarotta fraudolenta per aver svolto in passato l’attività di legale in favore della Pea spa. Sorprende, innanzitutto, che l’informazione sia divulgata a mezzo stampa, prima ancora di ricevere alcuna comunicazione al riguardo dall’autorità giudiziaria procedente. Per tale ragione – aggiunge – ho già conferito incarico al legale di fiducia, l’avvocato Rizzuti, perchè denunzi la violazione del segreto istruttorio avvenuta, si ha motivo di ritenere, col preciso fine di ledere la mia immagine quale componente del governo regionale. Allo stesso legale ho conferito incarico perchè possa intraprendere ogni utile iniziativa volta a chiarire la questione che, per il vero, attiene all’attivita di assistenza legale che ho svolto in passato in co-difesa con numerosi e autorevoli legali di fama nazionale in favore della citata società”