Asa Onlus, nasce “Raccontiamoci”: spazio dove i giovani siano liberi di esprimere la propria identità
Creare uno spazio in cui ognuno sia libero di raccontare la propria storia e avere la possibilità di confrontarsi e sintonizzarsi con la storia dell’altro. Uno spazio dove custodire tutte le storie di giovani con background adottivo e il loro modo di sentirsi nel mondo, confrontandosi con chi non abbia lo stesso background.
E’ questo l’obiettivo di “Raccontiamoci”, gruppo di giovani dell’Associazione Asa Onlus, creato da quattro giovanissime ragazze, Alina Di Giacomo Marotta, Anastasia Paternò, Ornella Adamo e Tatiana Giardina.
Il progetto “Raccontiamoci” verrà presentato sabato 30 settembre alle ore 16.00 a Catania, presso la Legatoria Prampolini (Via Vittorio Emanuele II, 333).
“Raccontiamoci” intende essere un luogo dove la voce è quella dei ragazzi, ovvero di chi in prima persona vive l’adozione, considerando il punto di vista dell’adottato e superando così la visione adultocentrica che ancora persiste. Ma è anche un posto in cui la voce è quella dei giovani che sono in cerca di una propria identità personale e sociale e dove storie e vissuti diversi si incontrano.
Il gruppo intende essere attivo e dinamico grazie alle attività laboratoriali, che consentiranno una vicinanza fisica ed emotiva tra coetanei. I laboratori permetteranno di mettere in pratica le proprie emozioni attraverso esperienze artistiche e ricreative, ottimi strumenti conoscitivi sia di sé stessi che dell’altro. “L’altro che non è diverso da me ma che è simile a me” – affermano le fondatrici. Tra i laboratori che saranno organizzati ci saranno il laboratorio di scrittura e lettura, il laboratorio teatrale, il laboratorio coreografico, ma anche cineforum e incontri con filosofi, artisti, scrittori, pittori, fotografi e attori.
Oltre ai laboratori, durante gli incontri di confronto, che si svolgeranno anche in modalità online, si avrà modo di condividere il proprio percorso di vita, parlando di identità, di ricerca delle origini e creando dibattiti su vari temi: la speranza è quella di uscire dallo stereotipo e dalla categorizzazione dell’adozione dando voce così ai veri protagonisti di essa, ovvero ai ragazzi.
L’invito è per tutti i ragazzi e giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, con background adottivo, ma anche a tutti quei giovani che sono alla ricerca di un posto in cui raccontarsi. Gli incontri si svolgeranno a Catania, presso la sede Asa Onlus (Via del Roveto 7). Già dalla sua nascita il gruppo “Raccontiamoci” intende essere itinerante presso tutte le sedi nazionali Asa (da Catania a Bolzano).
“Abbiamo sentito l’esigenza di creare uno spazio nostro. Raccontiamoci – dichiarano Alina, Anastasia, Ornella e Tatiana– nasce dall’idea di creare un gruppo giovani di condivisione delle proprie esperienze di adozione per aver modo di confrontarsi. L’adozione non è un percorso semplice e i ragazzi, molto spesso, non riescono ad affrontare determinati temi all’interno del nucleo familiare, perché magari pensano che la famiglia non possa comprendere e quindi non hanno modo di confrontarsi con l’esperienza che hanno vissuto. Allo stesso tempo pensiamo sia importante non solo la condivisione e il confronto con i pari con medesime esperienze, ma anche un confronto con pari che non abbiamo lo stesso background, per una maggiore sensibilizzazione del tema dell’adozione e su tutte quelle piccole accortezze che si dovrebbero tenere in conto nei confronti dei ragazzi che abbiamo vissuto l’esperienza dell’adozione”.“Siamo molto emozionate – concludono – e crediamo molto in questo progetto, perché i giovani hanno bisogno di un posto dove sentirsi ascoltati e dove poter parlare e condividere liberamente il proprio sentire. Speriamo tanto che questa iniziativa sia di aiuto”.
Ecco come nasce “Raccontiamoci”, uno spazio di confronto e di condivisione di storie, di modi alternativi per raccontarsi e per farsi sentire.
L’Associazione ASA, autorizzata dalla Commissione per le Adozioni Internazionali ad operare su tutto il territorio nazionale, si occupa da quasi 25 anni di adozioni internazionali. Non da meno l’impegno in attività di sensibilizzazione sui temi dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e in progetti di Sostegno a Vicinanza e Sostegno a Distanza, così da contribuire all’ affermazione di una cultura autenticamente aperta all’accoglienza e alla solidarietà.