Ars. Via libera alla stabilizzazione dei forestali. Domani la volta dei precari

La commissione Attività produttive dell’Ars ha esitato con parere favorevole reso alla unanimità dei presenti il disegno di legge di iniziativa popolare finalizzato alla stabilizzazione del personale …

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di redazione

La commissione Attività produttive dell’Ars ha esitato con parere favorevole reso alla unanimità dei presenti il disegno di legge di iniziativa popolare finalizzato alla stabilizzazione del personale del comparto agro-forestale e ambientale. Il testo -come si legge in una nota del sindacato Sifus- guarda
in tre direzioni: al recupero e la salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale; all’assestamento ed al consolidamento idrogeologico del territorio; alla stabilizzazione di tutti i forestali siciliani.
«Abbiamo dato -dice Salvino Caputo, residente della commissione- un primo riconoscimento legislativo e parlamentare a un disegno di legge che certamente ha il pregio di porre attenzione ad un annoso problema che interessa decine di migliaia di operatori forestali». «Adesso – prosegue – toccherà alla commissione Bilancio individuare le risorse necessarie per dare copertura finanziaria al progetto di legge. Certamente il parlamento non si sottrarrà ad un dibattito di grande interesse». «Mi auguro ‘ conclude Caputo – che tanto lavoro non venga vanificato dalle annunziate dimissioni del presidente della Regione e dalla grave crisi politica che ha investito il governo e il Parlamento».
E intanto domani, la Sicilia porterà al tavolo della conferenza Stato-Regioni una norma che prevede la stabilizzazione di 18.497 precari. Si tratta di personale che da anni lavora negli enti locali e che rischia di perdere il posto: i loro contratti scadranno il prossimo 31 dicembre.
L’emendamento, che prevede una deroga al patto di stabilità e la proroga per un anno dei contratti nelle more della stabilizzazione, è frutto del lavoro svolto da una commissione intergruppo dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta dal deputato regionale Lino Leanza (Mpa), che ha redatto un dossier col numero esatto di questi lavoratori precari e le attività che svolgono. «È una norma a costo zero per lo Stato – dice Leanza – in quanto la Regione già provvede col proprio bilancio a coprire la spesa». Il costo è pari a 241,97 milioni di euro. Il piano di stabilizzazione dei precari -spiega infine Leanza- è sostenuto da diverse forze politiche, sociali e istituzionali.