Ars, via libera a 17 zone franche urbane in Sicilia

Votata e approvata in aula la legge sulle zone franche urbane. Presente in aula l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri. “Saranno 17 le zone franche urbane sulle quali, dopo un decreto del Ministero dello sviluppo economico, e i relativi bandi, la Regione siciliana interverrà gestendo alcune riserve finanziarie”. Lo afferma l’assessore Vancheri, intervenendo in Aula in risposta alla mozione “Iniziative per le zone franche urbane in Sicilia” presentata dalle opposizioni all’Ars. Si tratta in particolare di Catania, Gela, Erice, Termini Imerese con estensione all’area industriale, Messina, Barcellona, Aci catena, Castelvetrano, Palermo Brancaccio, Trapani, Bagheria, Acireale, Giarre, Palermo porto, Sciacca, Enna, Vittoria. Le aree interessate fruiranno tra le altre cose, di misure di fiscalità di vantaggio per favorire l’insediamento di attività imprenditoriali. Alcune perplessità sono state manifestate dal deputato Bernardette Grasso del gruppo Grande Sud-Pip: “La zona franca urbana deve essere distanza dalla zona franca semplice. La prima prevede una defiscalizzazione. In aula si chiedeva di estendere la zona franca urbana a tutta la Sicilia ma io ho esternato delle perplessità perché verrebbe meno il principio di libera concorrenza con le altre regioni d’Italia. Oggi si è stabilito che verranno finanziate 17 zone franche urbane, già oggetto di discussione tra la Regione siciliana e il Governo centrale. Mai finora sono state finanziate. Il mio dubbio è che queste vengano finanziate con il Pac (Piano di azione e coesione), non è chiaro se queste somme ci sono o no. Secondo me la Regione dovrebbe puntare anche sulle zone interne, previste dalle norme comunitarie di sviluppo. Io chiedo al Governo nei prossimi cinque anni come intende programmare la programmazione europea per i prossimi cinque anni”.