di redazione
Palermo, 29 mag. – La ‘grande fuga‘ dal governo Lombardo sembra essere già iniziata. Uno dopo l’altro gli assessori lasciano la stanza dei bottoni dell’esecutivo siciliano che ha perso via via la connotazione tecnica per assumerne una sempre piu’ politica.
Un finiano, Alessandro’ Arico’, e un esponente dell’Api di Rutelli, Giuseppe Spampinato, hanno fatto il loro ingresso in giunta: il primo all’assessorato al Territorio e Ambiente, lasciato libero dal tecnico Sebastiano Di Betta dimessosi pochi giorni fa; il secondo e’ andato a ricoprire la casella lasciata libera da Andrea Piraino, ex dirigente dell’Anci in quota Udc, che a dicembre aveva rinunciato alla delega su Famiglia e Lavoro. Ieri e’ stato l’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilita’, l’ex prefetto Giosue’ Marino, a rassegnare le dimissioni.
Grandi manovre in vista delle dimissioni annunciate dal governatore Raffaele Lombardo per il 28 luglio per consentire il voto anticipato a fine ottobre.
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“Sono entrato a far parte della giunta di governo regionale -ha spiegato Marino- in ragione del ruolo dichiaratamente ‘tecnico’. E’ nei fatti tuttavia una sempre piu’ marcata, progressiva connotazione politica dell’esecutivo regionale, nel contesto di un confronto politico destinato a diventare ancora piu’ serrato in vista del oto di ottobre”.
E molti ritengono imminenti altre dimissioni, come quelle dell’assessore alle Risorse agricole Elio D’Antrassi, tecnico in quota Mpa: gli subentrerebbe l’ex deputato del Pci Francesco Aiello. Vacillano anche i tecnici vicini al Pd, Pier Carmelo Russo e Mario Centorrino. Per domani e’ convocato il gruppo Pd all’Ars che dovra’ decidere se togliere il sostegno a Lombardo. Del resto e’ stato chiaro Lino Leanza, deputato regionale Mpa e fedelissimo di Lombardo: “Il dato politico del rimpasto di giunta e’ che cambia la maggioranza e il governo Lombardo si avvia a diventare sempre di piu’ un governo monocolore. Il Pd non c’e’, c’e’ il Nuovo Polo e pezzi di altri partiti”.
Intanto, cresce il ‘partito’ dell’autoscioglimento dell’Assemblea regionale: servono le dimissioni di 46 deputati su 90; attraverso il tam tam su twitter e LiveSicilia.it e’ arrivata la disponibilita’ trasversale di venti onorevoli: dal Pdl al Pid fino all’Udc; solo uno del Pd (Davide Faraone), gruppo di maggioranza relativa all’Ars. Almeno un’altra ventina e’ pronta a staccare la spina con un mozione di sfiducia al governo Lombardo. Il conto alla rovescia continua.
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