Ars tagli alle spese per circa 4 milioni di euro l’anno

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea regionale ha deliberato oggi tagli immediati per complessivi 4,1 mln euro che arriveranno a oltre venti milioni di euro nell’intera legislatur…

di redazione

Palermo, 2 ott. – L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea regionale ha deliberato oggi tagli immediati per complessivi 4,1 mln euro che arriveranno a oltre venti milioni di euro nell’intera legislatura. A dare l’annuncio e’ il presidente dell’Ars Francesco Cascio durante una conferenza stampa. Nei giorni scorsi la Procura ha aperto un’inchiesta conoscitiva sulla spese dei gruppi parlamentari.

“Vorrei che fosse fatta chiarezza sui conti dell’Assemblea regionale siciliana, il Parlamento che mi onoro di presiedere, nonostante tutto – ha detto ancora Cascio – l’Ars costa 162 mln di euro all’anno e negli ultimi tre anni non ha avuto aumenti. Risulta essere il Parlamento piu’ costoso d’Italia perche’ 60 mln di euro sono fondi che servono a pagare le pensioni, di personale e deputati”. “I soldi che nelle altre regioni vengono pagati dall’Inps all’Ars vengono pagati dall’Ars – dice – e quando si dice che siamo piu’ costosi degli altri sarebbe opportuno spiegare anche il perche'”. “In questa legislatura abbiamo gia’ fatto tagli agli stipendi dei deputati, alle autoblu”, dice ancora.

E parlando ancora della manovra approvata oggi dal consiglio di presidenza che prevede tagli per 4,1 mln di euro, Cascio spiega: “Abbiamo ridotto l’indennita’ di carica dei deputati ‘graduati’ del trenta per cento lordi, che aggiunti al 10 per cento gia’ ridotto all’inizio dell’anno, arriva a una riduzione del 40 per cento. Per intenderci, la mia indennita’ di carica, passa da 7.700 euro a 4.000 euro lordi. E via via i questori, segretari etc. Ridotte anche le spese di viaggio, abbiamo abolito le spese di viaggio, cioe’ diecimila euro l’anno per deputato”. Ridotte del 50 per cento anche le indennita’ di trasporto su gomma. {jumi [code/google200x200.html] }”Non le abbiamo abolite del tutto perche’ sarebbe stato un torto per i deputati che risiedono lontani da Palermo”, spiega. Le spese per il portaborse tagliate di altre mille euro, da 4.700 euro a 3.00 e tutto rendicontato. Abrogato anche il rimborso mensile per le spese telefoniche per tutti i deputati, cosi’ come i rimborsi per le spese postali. Per quanto riguarda i contributi ai gruppi parlamentari “era di 3.750 euro a deputato e passa a 3.000 euro – spiega ancora Cascio – il risparmio totale all’anno ammonta a 4,1 mln euro. Significa nella nuova legislatura un risparmio netto di 20 milioni di euro, che uniti ai 6 mln di euro l’anno di tagli gia’ messi in pratica dall’inizio dell’anno fa un risparmio complessivo di 50 mln di euro a legislatura. Se li sommiamo alla riduzione dei parlamentari che pare andra’ a buon fine da novanta a settanta, che portera’ un risparmio di 25 mln euro all’anno e’ un taglio consistente”. Il presidente dell’Ars si e’ poi soffermato sull’indagine conoscitiva aperta dalla Procura di Palermo sulle spese dei gruppi parlamentari. “Ieri siamo andati con l’avvocato Enrico Sanseverino e con il segretario generale dell’Ars Giovanni Tomasello per dire che daremo la massima disponibilita’ all’autorita’ giudiziaria – spiega Cascio – la collaborazione con la Procura c’e’ gia’ all’inizio della legislatura. In molte occasioni i dati li abbiamo forniti noi.

Abbiamo consegnati dei documenti. E abbiamo detto alla Procura che avremmo fornito qualsiasi altra notizia utile all’indagine per fare chiarezza”. Cascio ha quindi ricordato che la Sicilia spende per fondi ai gruppi parlamentari 12,5 mln di euro. “Questi 12,5 mln di euro sono divisi in tre voci: i fondi per i portaborse per 4,5 mln euro, poi 4 mln destinati ai dipendenti e il terzo capitolo su cui abbiamo inciso con queste riduzioni e’ il contributo cosiddetto unificato di 4 mln euro. La Sicilia appare la Regione la piu’ finanziata d’Italia per i gruppi parlamentari perche’ nelle altre regioni le spese per i portaborse non sono inserite nei contributi ai portaborse.