Ars: stop all’ampliamento della discarica di Motta Sant’Anastasia

di Silvia Iacono – Una seduta d’aula ricca di “stop and go” ieri. Due le mozioni all’ordine del giorno entrambe votate e approvate dai deputati dell’Ars. La prima riguarda la revoca dell’autorizzazione per l’ampliamento di una discarica in contrada Tiritì nel comune di Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania. La seconda mozione riguarda delle misure d’intervento a favore dell’occupazione giovanile.
La seduta d’aula sembrava inizialmente ferma per la mancanza di due assessori : Marino e Bonafede. Nel giro di venti minuti i due assessori si sono presentati in aula e sono state discusse le mozioni all’ordine del giorno. La prima mozione è stata promossa dal deputato del Pd e sindaco di Pedara in provincia di Catania, Anthony Barbagallo e dai deputati del centrosinistra Cirone, Alloro, Ferrandelli, Raia e Foti. Anche i Comitati “No Discarica” di Misterbianco e Motta S. Anastasia hanno presentato una lettera aperta al presidente dell’Ars Ardizzone, in cui si chiedeva di bloccare l’ampliamento della discarica del Catanese. “Abbiamo bloccato un eco-mostro fra i centri abitati, adesso servono soluzioni definitive”- spiega Barbagallo – “Il voto favorevole dell’Ars alla mozione che prevede lo ‘stop’ all’ampliamento della discarica di contrada Tiritì, fra i comuni di Motta S. Anastasia e Misterbianco, è una vittoria dei siciliani e dei tanti cittadini e comitati che si battono per il diritto alla salute e ad una adeguata qualità della vita”. La mozione ha di fatto bloccato un allargamento della discarica che avrebbe triplicato quella già esistente. “Ci siamo battuti per impedire la nascita di un eco-mostro incuneato fra due grossi centri abitati, già costretti per anni a convivere con il problema di una bomba ecologica a poche centinaia di metri dalle abitazioni”, conclude Barbagallo. In aula è intervenuto l’assessore Giosuè Marino che è entrato scusandosi per la sua fretta perché alle 19 aveva un appuntamento istituzionale a Messina. Marino ha chiesto inoltre la sospensione della trattazione della mozione. Ardizzone ha optato per “una soluzione mediana” e ha fatto votare la mozione “Diamo alla possibilità all’assessore di evitare la trattazione di interrogazioni e interpellanze, ma la mozione si dà per illustrata, e la mettiamo ai voti. Mi sembra una equilibrata via di mezzo”.
La seconda mozione all’ordine del giorno riguarda i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Si tratta di provvedimento firmato da una trentina di deputati di tutti gli schieramenti. A presentarla in aula è stato il deputato del Pds Vincenzo Figuccia. Il provvedimento impegna il governo regionale ad accelerare l’impiego dei fondi comunitari disponibili per iniziative a sostengo dell’occupazione giovanile in Sicilia. La mozione in particolare prende spunto dalla risoluzione europea con la quale si assegnano alle regioni europee 6 miliardi di euro in tutto per l’occupazione dei giovani fino ai 35 anni che sono esclusi dal circuito dell’istruzione, della formazione e dell’integrazione sociale. La mozione impegna il governo ad adoperarsi per quantificare le somme disponibili per la Sicilia e rendere operativi i progetti.