Ars va a rilento sui liberi consorzi comunali, opposizione fa ostruzionismo
E’ stato approvato l’articolo 3 del ddl ”Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane”.
Dopo una lunga bagarre in aula sui Liberi consorzi. L’articolo 3 sugli “Organi dei liberi consorzi comunali “ è passato con voto segreto dell’aula: 72 presenti, 50 favorevoli e 22 contrari.
Nell’articolo si stabilisce che i liberi consorzi comunali hanno come organi: l’assemblea, il presidente, la giunta. Gli organi del libero consorzio sono eletti con sistema indiretto di secondo grado. Esso resterà in carica 5 anni. Il presidente del libero consorzio, i componenti dell’Assemblea e della giunta del libero consorzio esercitano le rispettive funzioni a tutolo gratuito. Le spese relative alle trasferte dei sindaci, come componenti dei liberi consorzi, sono a carico dei comuni di appartenenza.
Durante il dibattito era sembrato che emergesse l’ipotesi di mediazione Il presidente della prima commissione Affari Istituzionali, Antonello Cracolici, prende la parola e ipotizza la mediazione. “Per noi non poteva esserci nessuna mediazione sul principio dell’elezione di secondo livello per i Consorzi. Ma la mediazione avanzata dal centrodestra può essere discussa. La proposta prevede l’elezione di secondo livello per le prime elezioni, per poi affidare agli Statuti dei Consorzi la decisione di poter procedere successivamente con elezioni di diverso tipo”. Per valutare la percorribilità e le modalità di questo percorso, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha sospeso l’aula per dieci minuti.
Tornati in aula l’ipotesi viene insabbiata e si va al voto segreto.