Ars, scranni vuoti e polemiche

Ultima seduta d’aula prima dello stop delle elezioni amministrative. Ma l’aula era tristemente vuota. All’ordine del giorno c’era la mozione per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto, che prevedeva il pagamento alla Regione delle imposte delle imprese che svolgono attività in Sicilia anche se non vi hanno sede. L’assessore Bianchi ha mandato una nota scritta in cui è scritto che sarebbe stato necessario discutere l’argomento spinoso ‘sine die’.

Ma il vicepresidente Venturino ha preferito sospendere l’aula senza la presenza del Governo. Venturino ha precisato invece che: “Il 12 giugno è fissata la data della prossima seduta d’aula con il medesimo ordine del giorno”. Il grillino Stefano Zito ha preso la parola in aula per sottolineare che la mancanza del Governo in aula è sconvolgente. Quindi ha preso la parola anche il deputato del Pds Vincenzo Figuccia sottolineando che: “Quello di oggi è uno spettacolo tristissimo. A mancare è stato il governo. C’è l’esigenza di dibattere l’artt. d 37 e 38, gli argomenti legati all’alta corte e il contrasto con il Commissario della Stato”. Figuccia ha preso nuovamente la parola dichiarando di vuoler lasciare l’aula in segno di protesta insieme al deputato Cimino. A questo punto ha preso la parola il deputato Nino Oddo del Megafono che ha chiarito che: “C’è stato un forte equivoco in consiglio di Presidenza, i deputati non avevano capito che i lavori dovevano continuare oggi”. “E’ stato frustrante – afferma il deputato del M5S, Stefano Zito – vedere oggi l’aula vuota, e sottolineo vuota, in un’occasione in cui si poteva rimediare ad un torto subito da 60 anni dalla Sicilia per cercare di portare un po’ di ossigeno alle disastrate casse della Regione. E’ paradossale – ha continuato Zito – che anche i deputati che avevano firmato la nostra mozione non si siano presentati. Evidentemente la campagna elettorale è più importante degli interessi della Sicilia”. Per Zito non è inappuntabile anche il comportamento dell’assessore Bianchi, che, secondo quanto comunicato dalla presidenza dell’Assemblea, avrebbe contattato i firmatari della mozione per avvertirli che non sarebbe stato in aula perché aveva bisogno di più tempo per approfondire la questione. “ A noi – ha detto Zito – non è arrivata alcuna comunicazione”. Il rinvio della seduta rischia ora di mettere una pietra tombale sull’articolo 37.Se – ha spiegato Zito – il presidente Crocetta andrà a Roma per definire il dettaglio dei trasferimenti dello Stato alla Regione prima della nuova convocazione dell’aula, prevista per il 12 giugno, la questione articolo 37 potrà considerarsi definitivamente archiviata nel peggiore dei modi”. A fine seduta il capogruppo del Movimento Cinquestelle, Giancarlo Cancelleri, ha sottolineato: “Non è giusto che l’assenza del governo pregiudichi la possibilità di discutere delle mozioni. Oggi si doveva dibattere la mozione numero 3 riguardante il presidio ospedaliero di Augusta, che doveva essere trattata i primi di febbraio. Ma siamo a giugno e ancora oggi si rinvia a un’altra seduta la discussione di questa importante mozione”.

Mentre il deputato Cinquestelle, Giannina Ciancio, ha sottolineato che: “Non si può lavorare così con un governo assenteista, si deve cambiare registro. Bisogna pensare di fare qualcosa di forte perché non si va avanti. Rimandano di 12 giorni perché devono fare la campagna elettorale. Gli assessori non vengono alle sedute né in commissione. Quando chiediamo spiegazioni rimangono vaghi”.

I deputati presenti in aula prenderanno un gettone di 210 euro senza aver avuto la possibilità di lavorare. Giancarlo Cancelleri ha evidenziato che: “E’ un vero spreco di soldi”.