Alla fine l’accordo è stato raggiunto, ieri notte l’Ars ha approvato la legge di stabilità con 20 voti a favore, 10 contrari e tanti astenuti tra i deputati di Forza Italia e Lega: varato anche il bilancio con 30 voti a favore e 19 contrari.
Le norme finanziarie approvate mobilitano, per il periodo 2022-24, risorse per un ammontare 57,4 miliardi € e nel 2022 per oltre 20 miliardi €: una straordinaria iniezione economica per la Sicilia in una fase di crisi.
La manovra della legge di stabilità stanzia circa 800 milioni €, dopo che il Governo regionale ha rinvenuto dal confronto con lo Stato, 670 milioni €. Ulteriori 211 milioni € si renderanno disponibili nelle prossime settimane dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri.
Oltre 430 milioni € per i comuni, 165 per la disabilità. Risorse aggiuntive per i trasporti per far fronte al caro-carburanti utilizzando le risorse per l’insularità. Nuovi investimenti per le infrastrutture, risorse per le imprese, per i beni culturali, il turismo, l’agricoltura, riduzione di canoni concessori per contrastare la crisi economica.
Di rilievo le norme che rendono le zone economiche speciali (ZES) della Sicilia le più competitive d’Italia, rafforzando le detrazioni fiscali (stanziamento di 35 milioni per due anni) e l’attrazione degli investimenti, diretta applicazione dell’autonomia finanziaria attribuita dallo Statuto siciliano. Inoltre concorsi nelle società partecipate per superare il ricorso al lavoro interinale, per Irfis riutilizzo dei rientri finanziari per consentire lo scorrimento delle graduatorie delle imprese, interventi per la zona industriale di Termini Imerese (ex Fiat) per 30 milioni €. E poi disposizioni per l’acquisto di mezzi spazzaneve da assegnare ai Comuni dei Parchi naturali (2,2 milioni €), incremento delle risorse per la protezione civile (3 milioni €), interventi per il sociale, per le comunità alloggio dei disabili, per enti ed istituzioni (ARPA, Autorità di bacino), semplificazione delle procedure dell’IRCA.
Approvata inoltre la norma che riforma la normativa di finanza e contabilita regionale, che risaliva al 1977 nonché quella che consente di definire la realizzazione del Centro direzionale della Regione a Palermo (stanziamento 20 milioni €), l’acquisto di libri diviene spesa per investimento e non spesa corrente.
La legge di stabilità 2022-2024, definisce il quadro delle norme finanziarie della legislatura e tiene conto dell’evoluzione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, alla luce dell’ultimo accordo di finanza pubblica, stipulato il 16 dicembre scorso tra il Presidente della Regione Siciliana ed il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che attribuisce nuove risorse alla Sicilia per oltre 1 miliardo € annuo. La residua parte del bilancio oggetto di sterilizzazione finanziaria per 400 milioni (2% del bilancio) per la copertura delle minori entrate determinate dalla pandemia, e già assegnate, dovrà intervenire l’intesa con il MEF entro il mese di giugno.
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