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Ars, l’opposizione alza la voce sulle inefficienze del Governo Crocetta

E’ stata indetta una conferenza stampa in concomitanza della apertura della seduta d’aula all’Ars. Molti i rappresentanti dell’opposizione dei partiti Pds- Mpa, pdl, Pid e Lista Musumeci. Il Capo gruppo del Pds – Mpa Giovanni Di Mauro ha aperto la discussione scandendo a grandi sillabe che : “Il Presidente Crocetta sta ipotecando il futuro dei siciliani con un mutuo trentennale che ci costringerà a pagare 53 milioni di euro ogni anno. Ma quel che è peggio è che questo mutuo non servirà sostanzialmente a nulla, perché non metterà in sicurezza i conti della Regione e non offrirà certezze alle imprese. Di fronte ai richiami della Corte dei Conti , che nella sua ultima relazione ha sottolineato la necessità di mettere in sicurezza i residui attivi appostati in bilancio per crediti da esigere e che in realtà potrebbero essere inesigibili (per circa 3,5 miliardi di Euro), il Governo regionale, con il mutuo propone di destinare al Fondo a garanzia solo 274 milioni l’anno”. Il Presidente Di Mauro ha preso in esame le proposte del Governo contenute nel ddl sull’assestamento di Bilancio e nel ddl “Salva imprese” rilevando che dal punto di vista finanziario siamo di fronte a proposte ‘ballerine’. “ La verità – continua il capogruppo del PdS-MpA – è che questa situazione di crisi potrebbe trasformarsi in una grande occasione per mettere davvero e finalmente mano alla riforma strutturale della spesa, soprattutto quella degli Enti controllati, a partire dalla soppressione di alcuni di essi che hanno certamente esaurito il proprio ruolo sociale ed economico o che potrebbero essere accorpati e gestiti in modo diverso per offrire servizi forse anche migliori ai cittadini con un costo più contenuto. A settembre noi vogliamo trovare un momento di concertazione con tutte le forze politiche dell’Ars.” Toto Cordaro , capogruppo di Grande Sud – Pid ha sottolineato che: “Noi abbiamo dinnanzi 10 disegni di legge da affrontare ed esitare. Uno dei più importanti è quello che riguarda la proroga dei precari che ha scadenza proprio oggi scadenza 31 luglio. Noi attendiamo di vedere come arriverà in aula assestamento tecnico, che non potrà essere non c’è un assestamento puramente tecnico. A giugno riunione capigruppo e i presidenti delle province dal mese d’agosto e non saranno più in grado di pagare gli stipendi, mentre a settembre molte scuole avranno difficoltà ad iniziare le lezioni”. Marco Falcone del Pdl ha precisato che : “Oggi perché è l’ultimo incontro prima delle vacanze. Fino adesso ci sono stati soltanto annunci e proclami. L’opposizione non vuol fare un ribaltone ma vuol essere un pungolo e richiamo alla serietà necessaria a questo Parlamento. Stasera si dovrà affrontare un assestamento rendiconto e l’argomento legato ai precari degli enti pubblici. Noi chiediamo al governo qual è la sua responsabilità difronte alla Sicilia. Finora ha dimostrato una grande irresponsabilità. Santi Formica della lista Musumeci ha sottolineato che: “Crocetta per la Sanità sta immaginando nominare il capo della Ksm a capo dell’Irfis, ma se questo lo avesse pensato Cuffaro lo avrebbero, lo avrebbero linciato. Un altro grave problema è la presenza di i commissari nelle Asp, che continueranno a rimanere al loro posto. Oggi siamo all’ultimo giorno utile per votare un disegno di legge per i 25 mila precari degli enti pubblici. Bisognerebbe chiedere le dimissioni di Crocetta”. Il deputato Bernardette Grasso di Grande Sud – Pid ha sottolineato che : “Siamo qui trasversalmente riuniti perché ciascuno di noi è maturata in questi mesi l’insoddisfazione. Non c’è stato alcun provvedimento che tenesse conto di un ddl di rilancio della Sicilia. Sono stati messi in ginocchio in questi mesi comuni montani che non posso garantire i servizi per gli ultimi. Ma cosa più grave è che finora questo governo non ha messo in moto l’economia . La Sicilia non sa spendere i fondi comunitari che lo stesso governo nazionale ha potuto accertare. Il capogruppo del M5S Giancarlo Cancelleri ha preso la parola per sostenere che: “ Questa legislatura è stata caratterizzata da estrema burocratizzazione. Mentre si sperava che ciò non avvenisse con il governo Crocetta. Il governatore Crocetta ha fatto finora due grandi marcie indietro sull’Irpef e sulla questione Muos. Inoltre il governo è stato influenzato da Confindustria per la vicenda Ast e questo mi fa paura. Noi dobbiamo tenere conto dell’interesse di tutti i cittadini. Chiediamo un confronto programmatico sulle priorità come quelle delle imprese siciliane che potrebbero dare lavoro. Ma per ora mi sembra che non potremo neanche arrivare con questo governo alla fine del 2013”.

Silvia Iacono

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