Ars: Caputo dichiarato decaduto dalla Commissione verifica poteri
La commissione verifica poteri dell’Ars ha preso atto della decadenza della carica di deputato regionale di Salvino Caputo (Pdl) in seguito alla condanna definitiva, arrivata circa 20 giorni fa, ad un anno e cinque mesi per “tentato abuso d’ufficio”. La decisione della Commissione per la Verifica dei Poteri esamina le elezioni di ciascun deputato, deliberandone la convalida, relazionando al Presidente dell’Assemblea in caso di contestazione. Il presidente, Giovanni Ardizzone, Vice Presidente Filippo Panarello, il segretario Raffaele Giuseppe Nicotra. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha dichiarato in aula alle 17 che :”Con una nota del 3 giugno giunta all’Ars il 4 giugno il Commissario dello Stato ha comunicato che è diventata definitiva la sentenza della Corte d’appello di Palermo che prevede la condanna del deputato Salvino Caputo. Ho provveduto a convocare la Commissione verifica dei poteri comunicando che le norme prevedono la decadenza di diritto di Salvino Caputo dalla carica di deputato. Dichiaro Salvino Caputo decaduto dalla carica di deputato dal 21 maggio scorso”. Se la decisione venisse confermata ufficialmente, il posto di Caputo a sala d’Ercole sarebbe preso da Pietro Alongi, primo dei non eletti nel collegio di Palermo alle ultime elezioni regionali.
Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone è intervenuto in aula dopo che i deputati Assenza, Cordaro, Viucuilo e D’Asero che sarebbe stato necessario che decidesse l’aula sul destino di Salvino Caputo. Ma il presidente dell’Ars ha ripreso la parola: “Per me le sentenze non vanno discusse. Questa è una decisione che non piace a nessuno. Un’istituzione è autorevole se si limita al rispetto delle leggi. Ci troviamo di fronte a una strada obbligata. La Commissione verifica dei poteri, di fronte a una sentenza passata in giudicato, può solo prendere atto. Dura lex, sed lex”.