Ars. In aula per la mozione di sfiducia al presidente Crocetta
“La rivoluzione c’è e continuerà ad esserci”. Così il governatore Crocetta garantisce che nulla cambierà dopo la seduta di oggi dove verrà presentata la mozione di sfiducia al governo. Solo chi non vuole vedere la rivoluzione che c’è stata. A noi la Formazione senza enti ci costerà molto meno – 40% abbiamo, piano giovani, abbiamo mandato gare per 800 milioni di euro nelle infrastrutture, abbiano recuperato terreni tolti alla mafia. E’ questa la rivoluzione.
Anche l’opinione pubblica internazionale ha sottolineato che la Sicilia è cambiata. I miliardi che noi risparmieremo vengono investiti in politiche di sviluppo anche per i giovani”, precisa il governatore prima della seduta d’aula.
L’idillio con il M5S siciliano è finito, allora? “I grillini non possono pretendere che il mio governo in un anno faccia quello che si possa fare in 30 anni. Io ho cambiato in metodo di fare governo gli altri partiti si devono adeguare. Io ho un buon rapporto con i partiti come Pd, Drs, Articolo 4. Io vorrei un voto di rispetto istituzionale. Una mozione che mi sfiducia è un fatto molto antidemocratico. Alla Sicilia non serve una mozione di sfiducia, economia siciliana sarebbe nel disastro e andrebbe verso il default.
Ma il capogruppo del M5S Giancarlo Cancelleri ribatte a breve giro di posta che il presidente ha fatto finora solo proclami: “Crocetta ha sbandierato una rivoluzione con la sua presidenza. Lui stesso è vittima dei suoi proclami. Crocetta ha promesso con proclami ai giornalisti mari e monti ma ora noi gli presentiamo il conto. Noi vogliamo concordare una programmazione economica a breve, a medio e lungo termine. Oggi con la nostra mozione mostriamo che questo non ha una maggioranza”.
Il presidente Rosario Crocetta pronto a rispondere alle pungenti della stampa prima dell’inizio dell’aula. Il governatore è pronto a snocciolare ciò che ha fatto finora il suo governo e sottolinea subito: “Abbiamo avviato il ddl sulla semplificazione questo permetterà al cittadino che se ne vuole avvalere deve comunicare se se ne avvale al dirigente regionale interessato. Il dirigente avrà 15 giorni per rispondere al cittadino. Prima la responsabilità era della Regione perché il mancato disbrigo di una pratica ci faccia”.
Ma i cronisti parlamentari sottolineano la stana coincidenza della presentazione di una mozione di sfiducia proprio il giorno del primo compleanno del governo Crocetta. Ma il presidente con una battuta sagace afferma “‘Eccomi’ questo è il salmo che è diventato la mia ragione di vita. “Ho scelto il mio ruolo come missione i siciliani mi hanno votato è assurdo che venissi sfiduciato in Parlamento. Credo che gli effetti di questa diffida sarebbero nefasti per la Sicilia. Il problema serio è il fatto che tutti i partiti devono affrontare una legislatura dove il senso della responsabilità. La Regione ha bisogno che si mettano bandierine non di scontro ma dialogo”.
La domanda pungente a cui il presidente risponde subito sagace. I grillini che credono di sfondare la soglia dei 32 voti? “I grillini si credono di essere come la mosca nocchiera che cavalca il bue e pensa di dirigerlo lui. Questi 32 voti sono in realtà una manifestazione di dissenso, ma questa doveva essere manifestata sugli atti e sulle leggi. Se avessimo agito in modo scorretto perché avrebbero votato le nostre leggi”.
Ma l’attività legislativa in Parlamento è ferma da un po’ perché? ”In realtà ciò che ci ha rallentato è la decadenza della prima commissione affari istituzionali. Ci sono leggi che aspettano come quelle sui testimoni di giustizia, quella sulla modifica dello statuto laddove si sottolinea che il governo ripudia la mafia”.