Dovrebbe arrivare la finanziaria regionale bis. Dopo l’impugnativa del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, e il successivo negoziato con il governo nazionale, arriva sul tavolo della giunta assestando pesanti tagli lineari su quasi tutte le voci. Recuperati 300 milioni sui 500 bloccati a suo tempo dal Commissario dello Stato a garanzia dei residui passivi. Previsti tagli di circa il 20% capitoli di bilancio come gli enti regionali, a cominciare da Eas e Esa (acquedotti e agricoltura). Ma anche i consorzi di bonifica, la società Resais e pure i teatri. Ventitre milioni in meno ai forestali, mentre molte associazioni dovranno subire una decurtazione del 50% dei contributi un tempo riconosciuti, comprese le realtà antiracket e gli istituti per i ciechi. Per altre associazioni minori è previsto persino l’azzeramento. La manovra bis nei prossimi giorni approderà oggi pomeriggio in commissione Bilancio dell’Ars per affrontare la prova d’Aula solo dopo che sarà licenziata la tormentata riforma delle Province. Con l’obiettivo complicato di varare un testo finanziario questa volta a prova di commissario dello Stato.
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