Palermo, 18 apr. – L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’alba la finanziaria e il bilancio della Regione, dopo una maratona parlamentare durata praticamente un mese e caratterizzata da continue riscritture della legge di stabilita’, con maxiemendamenti fino all’ultimo momento. Il fotofinish stamattina alle 6, dopo un serrato confronto in Aula, scandito da diverse sospensioni e da una riunione della Conferenza capigruppo con i presidenti dell’Ars, Francesco Cascio, e della Regione, Raffaele Lombardo. Il disegno di legge “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2012. Legge di stabilita’ regionale” e’ stato approvato con 39 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto; mentre il disegno di legge “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014” e’ stato approvato con 40 voti favorevoli, 18 contrari e nessun astenuto.
Tra i provvedimenti piu’ importanti della finanziaria, una serie di risparmi con la soppressione di enti, la riduzione del 10% alle indennita’ degli assessori tecnici, tagli ai trasporti locali, ma anche il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali e misure per la crescita, alcune delle quali richieste dal movimento dei Forconi. Numerosi ordini del giorno sono stati accolti come raccomandazione dal Governo. La seduta e’ stata rinviata a giovedi’ 26 aprile 2012 alle ore 10 con all’ordine del giorno comunicazioni del presidente della Regione sulla sua vicenda giudiziaria.
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Insomma è una finanziaria animata da tagli. Nessuno ne esce indenne, ex Tabella H e trasporti compresi. Ma non mancano le norme per lo sviluppo come e quelle in risposta alle richieste del movimento dei ‘Forconi’.
Partiamo dai contratti del personale della Regione per il quale viene introdotta la mobilita’ interna obbligatoria. Passano gli aumenti sui rinnovi contrattuali del personale dirigenziale nei limiti dell’1,5% per il biennio 2006-2007, e dell’1% per il biennio 2008/2009. Mentre il trattamento economico degli alti dirigenti di societa’ ed enti controllati e partecipati dalla Regione non potra’ essere superiore al 50% degli emolumenti dei dirigenti generali della stessa amministrazione regionale Per i contratti dei dipendenti con incarichi non dirigenziali, l’aumento e’ stabilito entro il limite del 2%. Per il pagamento degli arretrati, secondo i contratti collettivi, la Regione sborsera’ circa 26 milioni di euro da corrispondere in quattro rate annuali e senza interessi. Sempre sul fronte dell’amministrazione, verra’ rimodulata l’Aran (non piu’ soppressa) che avra’ un budget di soli 300 mila euro, saranno soppressi, invece, vari enti, tra cui l’Agenzia per l’impiego ma anche il dipartimento Foreste che viene assorbito dal comando del Corpo forestale. C’e’ poi il via libera ai Comuni per stabilizzare i precari, la riduzione del 10% alle indennita’ degli assessori tecnici e del 30% per i loro collaboratori. Ma anche il passaggio dei dipendenti della Fiera del Mediterraneo di Palermo nella Resais. Rimangono i consorzi di ripopolamento ittico che vengono pero’ commissariati per riorganizzarli con la previsione di liquidarne alcuni.
Sul fronte dei tagli, anche se momentanei in questo casi, c’e’ un accantonamento in posta negativa del Bilancio di 192 milioni e 869 mila euro, a discapito dei collegamenti marittimi, trasporto pubblico locale, e tra l’altro, enti e associazioni. Si tratta di risorse che non potranno essere erogate fino a quando non verranno dismessi alcuni patrimoni della Regione: 15,391 mln vengono meno dal fondo dei precari dell’amministrazione regionale; 38,324 mln a una serie di tipologie di spesa, come manutenzione di boschi, contributi per istituti per non vedenti, indennita’ chilometrica a favore dei cittadini affetti da talassemia, contributi a scuole primarie; 18,918 mln mancheranno per i collegamenti marittimi; 22.234 mln al trasporto pubblico locale; 75 mln Fondo per le Autonimie locali; 12,869 mln sottratti alla cosiddetta Tabella H; 10 mln per gestione impianti di dissalamento. La legge, inoltre, interviene sugli Ato rifiuti per il recupero delle anticipazioni ai Comuni per la copertura del miliardo di debiti, proroga di due anni il termine per la cessione e l’assegnazione di alloggi di edilizia convenzionata e agevolata, proroga anche la convenzione con Artigiancassa non oltre il 31 dicembre 2013 e sopprime Cpt e Sepicos. E ancora: agli enti gestori delle riserve naturali vengono assegnati 3,2 milioni, mentre l’Ircac e’ autorizzato a concedere fondi alle societa’ cooperative e per lo sviluppo della pesca. C’e’ anche l’aumento di 6 milioni del fondo per i ticket sanitari per il 2012, 10 milioni per il 2013 e altrettanti per il 2014, l’incremento dei canoni demaniali marittimi e la patrimonializzazione dei Confidi.
La Finanziaria prevede le gare per l’assegnazione a privati dei servizi di ristoro nei parchi e nelle riserve.Contiene gli aiuti per le piccole e medie imprese di Lampedusa, Linosa e per gli alluvionati di Messina. Sulle cosiddette ”norme per la crescita”, tra le altre cose, ci sono le istanze dei ”Forconi’, che puntano su una serie di misure di salvaguardia delle produzioni siciliane. Si va dalla disposizione contro le frodi sulla provenienza dell’ortofrutta, la creazione di canali di distribuzione preferenziali per i prodotti dell’agricoltura isolana, all’incentivo l’incentivo al biologico con punteggi maggiori nelle gare di appalto per servizi di ristorazione alle aziende che si impegneranno a usare ingredienti certificati bio. Nasce, infine, anche un fondo di 800 milioni a garanzia dei progetti per il fotovoltaico, l’eolico, le biomasse.
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