di redazione
Calcio Catania: Da oggi è Primavera ma per il Catania è chiaro già da tempo che si tratta di una… bella stagione, anzi, di un’annata strepitosa. Mister Maran lo sa e rende merito ai suoi ragazzi, elogiati ed incoraggiati a proseguire sulla strada attuale: “Andiamo avanti pensando ad una partita alla volta, sinceramente non mi sono chiesto quanti punti possano servire per arrivare a coronare il nostro sogno. La classifica, alla fine, offre sempre un responso giusto ma credo che sono state molte le occasioni in cui avremmo meritato di più e pochissime quelle in cui avremmo meritato qualcosa in meno. In questo senso, il nostro margine di miglioramento più importante è in un maggior cinismo, nella possibilità di capitalizzare di più”. Da qualche settimana, lei rinuncia alla doppia seduta: perché? “In questo periodo non conta molto la quantità ma occorre gestire i recuperi dopo una partita: siamo a 9 giornate dalla fine e la fatica di un’annata si fa sentire. Bisogna evitare il sovraccarico”. Legrottaglie ha elogiato la sua capacità tattica e psicologica… “Nicola è un grande giocatore ed un grande uomo: il mio lavoro acquista valore se la squadra si dimostra disponibile quando propongo e riesce a mettere in campo ciò che propongo, cosa che i ragazzi hanno sempre fatto”. Risposta simile ai complimenti per la brillantezza della fase offensiva contro l’Udinese: “Ci vuole la qualità dei giocatori, per realizzare certe cose”. Pur privilegiando il senso del collettivo, mister Maran non si sottrae alle domande sui singoli, in particolare su Barrientos, Castro e Bergessio: “Pablo ha dimostrato di stare bene fisicamente dopo un mese di stop e continua ad offrire prestazioni incredibili. Lucas è riuscito a mettersi subito in evidenza, al primo anno in Italia, e questo dimostra la sua straordinaria qualità, ma sono convinto che abbia ancora grandi margini di miglioramento. Gonzalo si allena in gruppo con continuità ed è stato importante non schierarlo contro l’Udinese: si era messo generosamente a disposizione ma non era ancora del tutto recuperato, con la sosta si potrà allineare ai compagni”. Sabato, l’amichevole con le Vecchie Glorie: un’occasione in più per condividere la passione catanese: “Conosco molti di loro, personalmente o perchè so cosa sono riusciti a fare qui: sarà un piacere incontrare chi ha contribuito a portare il Catania fino a qui ed ha lasciato il segno”. Un segno rossazzurro, indelebile.
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