Dalle prime luci dell’alba, la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Genova, in collaborazione con i centri operativi di Palermo, Milano e Torino, ha condotto una vasta operazione antimafia che ha portato all’arresto di sei persone. L’operazione, denominata “Gigante”, è stata coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova ed è scaturita da indagini sul rischio di infiltrazioni mafiose in alcune società di logistica.
Tra i principali arrestati, spicca l’imprenditore genovese Gabriele Silvano, operante nel settore della logistica portuale, accusato di aver costituito un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica. Coinvolti anche il palermitano Salvatore Mario Lo Piccolo, ritenuto referente delle cosche mafiose di Palermo, Enrico Bomarzo, dipendente di una ditta di spedizioni genovese, e tre cittadini sudamericani: John Harold Ordonez Garcia, Boris Jiampier Maruri Moreira e Victor Manuel Maruri Moreira.
Le accuse includono trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalla finalità di agevolare associazioni mafiose, associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illecita di armi ed estorsione.
Le indagini hanno rivelato il coinvolgimento dell’organizzazione in un traffico di cocaina dall’Ecuador, finanziato con oltre 600mila euro inviati tramite canali illegali gestiti da cittadini cinesi residenti a Roma. Sebbene i carichi attesi tra agosto 2022 e maggio 2023 non siano giunti a destinazione, la DIA ha ricostruito l’operazione con il supporto dell’Agenzia delle Dogane.
Durante le perquisizioni, sono state trovate quattro pistole e oltre 500 proiettili nascosti in un container usato dalla società logistica di Silvano. L’imprenditore è stato filmato mentre tentava di recuperare le armi, ora sotto verifica per accertarne eventuali utilizzi in crimini.
Silvano è accusato di aver minacciato di morte una persona per costringerla a sottoscrivere un contratto di comodato d’uso per un immobile sulle alture di Genova, trasformandolo in un B&B a suo esclusivo vantaggio.
A Palermo, un terreno di 5.000 mq, strategico per la cosca Lo Piccolo e destinato a un’operazione edilizia, è stato sequestrato preventivamente. Il bene era stato fittiziamente intestato a una società di Silvano per eludere provvedimenti di sequestro patrimoniale.
L’operazione “Gigante” rappresenta un duro colpo alle infiltrazioni mafiose nel settore della logistica. Gli arrestati sono ora detenuti nel carcere di Genova Marassi, mentre proseguono gli accertamenti da parte delle autorità competenti.
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