Arresti Bagheria. “Oggi viene colpito quello che possiamo definire il processo di sostituzione di capi o affiliati storici con nuove generazioni di criminali, figli di capi appartenenti a famiglie influenti di cosa nostra. Infatti, dopo il recente arresto, a Palermo, di Giuseppe Biondino, figlio dell’autista e fiduciario del capo dei capi, è stato oggi assicurato alla giustizia anche Paolo Liga, nipote del capo mandamento di Bagheria”.
Il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri a Palermo, commenta così l’operazione Legame che ha portato a sei arresti per mafia nel mandamento di Bagheria.
“A seguito dei recenti blitz a Palermo nelle zone Borgo Vecchio, Santa Maria di Gesù e nei quartieri di Resuttana e San Lorenzo – aggiunge il colonnello Di Stasio – anche oggi è stata conseguita un’altra importante tappa nel lungo percorso di contrasto a cosa nostra e di affermazione della legalità”.
“L’attività condotta dall’Arma riguarda il mandamento di Bagheria – specifica il comandante provinciale dei carabinieri a Palermo – dopo l’arresto del 30 ottobre 2017 del suo capo, Giuseppe Scaduto. Quest’ultimo, così come Caporrimo, capo mandamento di San Lorenzo, aveva tentato di riorganizzare la commissione provinciale di cosa nostra”.
L’operazione, conclude il colonnello Di Stasio, “evidenzia come la pratica dell’estorsione continua a caratterizzare l’attività di cosa nostra palermitana e, seppure si registri una costante diminuzione della connessa remuneratività, resta comunque un processo parassitario di controllo delle famiglie mafiose sul territorio; mette in luce il crescente contributo di quei commercianti e imprenditori che trovano il coraggio di denunciare il pagamento del pizzo”.
Gli arresti sono stati eseguiti nelle prime ore di questa mattinata. Il Comando Provinciale carabinieri di Palermo ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di sei persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata ai danni di operatori economici della zona.
Il provvedimento si basa sulle risultanze investigative acquisite dai Carabinieri della Compagnia di Bagheria nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata Legame che ha permesso di accertare l’appartenenza di alcuni degli arrestati all’organizzazione criminale Cosa Nostra e di ricostruire episodi estorsivi commessi da suoi affiliati ai danni di operatori economici del territorio di Bagheria.
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