La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 25enne palermitano, gravato da precedenti e ritenuto responsabile di due furti e di una rapina in appartamento.
Le dinamiche dei tre episodi delittuosi contestati al 25enne denotano una spregiudicatezza ed una risolutezza criminale che non sono arretrati neanche dinanzi alla fragilità delle vittime che il malvivente si è trovato inaspettatamente a fronteggiare.
Il 28 dicembre 2020, la proprietaria ultraottantenne di un appartamento di via Sampolo si è trovata dinanzi ad un giovane intento a frugare nei cassetti di una stanza, penetrato nell’immobile attraverso un ponteggio. L’essere stato scoperto con le mani nel sacco ha creato i presupposti perché il furto progredisse nel più grave reato di rapina: l’uomo ha afferrato la vittima per il foulard, le ha intimato di non gridare e di consegnargli il denaro e si è impadronito di alcuni oggetti preziosi prima di darsi alla fuga.
Il 4 gennaio del 2021, un uomo si è introdotto in un appartamento della centralissima via Sciuti attraverso una portafinestra della cucina e ha fatto incetta di monili e preziosi, mentre l’unico componente del nucleo familiare che abitava nell’appartamento era impegnato in una teleconferenza. La vittima nulla ha percepito del furto e la sua presenza, certamente notata dal ladro, non ne ha limitato l’azione criminale.
Infine, il 17 gennaio del 2021, sempre un ladro è entrato attraverso una portafinestra della cucina, nell’abitazione in via delle Alpi di due coniugi ultraottantenni non autonomi nella deambulazione. Il marito, in sedia a rotelle, è stato spinto alle spalle dal ladro, guadagnatosi così la fuga dopo avere sottratto monili in oro ed ottomila euro in contanti.
I poliziotti dei Commissariati di P.S. “Libertà” e “Zisa-Borgo Nuovo” sono pervenuti all’identificazione del pregiudicato sulla base delle telecamere esterne degli edifici ove sono stati compiuti i furti, ma soprattutto grazie all’essenziale apporto fornito dai rilievi effettuati dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, i cui esiti hanno ricollegato le impronte papillari repertate, già presenti negli archivi di polizia, a quelle del giovane. L’uomo è stato raggiunto nel suo domicilio, dove gli è stato notificato il provvedimento restrittivo in carcere.
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