Arrestato a Palermo latitante dal 2013 già condannato per spaccio
Arrestato a Palermo latitante . I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante gli ordinari servizi di controllo del territorio nella zone limitrofa alla Stazione Centrale, si sono imbattuti in alcuni cittadini extracomunitari che sembravano discutere animatamente in piazza Giulio Cesare.
Alla vista della pattuglia di Polizia, uno di essi, apparentemente senza motivo, si è defilato dal gruppo di conoscenti ed ha cercato rifugio dietro alcune siepi della zona. Tale atteggiamento guardingo e circospetto ha chiaramente insospettito i poliziotti che immediatamente lo hanno raggiunto e sottoposto a controllo.
E’ stato quello il prologo di una lunga trafila di accertamenti e verifiche che avrebbero condotto all’arresto del cittadino straniero. Questi, infatti, avendo tutto l’interesse a celare la sua reale identità, ha declinato false generalità, sul conto delle quali nulla risultava agli archivi di Polizia.
Arrestato a Palermo latitante: l’accusa era di spaccio di eroina e cocaina nel centro romagnolo
Con perseveranza, gli agenti, per nulla convinti delle veridicità delle informazioni rese dal fermato, hanno portato a termine ulteriori e più approfonditi accertamenti a suo carico: attraverso, quindi, la comparazione delle impronte del “controllato” presso i locali dell’Ufficio Immigrazione della Questura, si è accertato come la reale identità del cittadino extracomunitario fosse BEN MOSBEH Haytem, 27enne tunisino.
A suo carico è così emersa l’esistenza di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa nel 2013 dal GIP presso il Tribunale di Ravenna, in relazione ad un procedimento penale instaurato a carico di alcuni soggetti, italiani e stranieri, accusati di avere spacciato eroina e cocaina nel centro romagnolo.
Da allora, a fronte di una incalzante azione di ricerca delle Forze dell’Ordine, il ricercato si era reso sempre irreperibile non dando più notizie di se’, fino al momento del suo rintraccio nella zona della Stazione Centrale palermitana.
Indagini sono in corso per accertare come e dove il cittadino tunisino abbia trascorso gli ultimi anni e se abbia goduto di complicità che ne abbiano agevolato la latitanza.