Cronaca

Arrestati due esponenti di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta

All’alba del 15 ottobre, i militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Palermo, nei confronti di due esponenti di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta, appartenente al mandamento di Resuttana, un noto quartiere di Palermo. I due erano già stati indagati nell’ambito di un’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nel 2020, che aveva portato alla denuncia di oltre 100 persone coinvolte in reati come associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’inchiesta, culminata con l’arresto di 90 sospettati, ha evidenziato come la famiglia mafiosa Fontana, approfittando del vuoto di potere creato dai numerosi arresti, fosse salita al controllo dei territori palermitani dell’Arenella e dell’Acquasanta. Alcuni membri della famiglia si erano trasferiti a Milano, mantenendo però stretti legami con Palermo.

Le indagini hanno confermato la forte presenza della criminalità organizzata sul territorio, attiva nel controllo economico e sociale attraverso reati tipicamente mafiosi. Inoltre, i proventi criminali ottenuti a Palermo, destinati in parte al sostegno delle famiglie dei detenuti, erano stati riciclati e reinvestiti in diversi settori imprenditoriali, sia in Sicilia che in Lombardia, tramite l’acquisto di beni immobili. Per tali ragioni, era stato disposto il sequestro del patrimonio illecitamente accumulato.

In serata, il 14 ottobre, la Corte d’Appello di Palermo ha riformato la sentenza di primo grado del Tribunale di Palermo per tre imputati, riconoscendo la sussistenza del reato di associazione mafiosa e condannandoli rispettivamente a pene di 11 anni, 10 anni e 8 anni e tre mesi di reclusione. Al termine della Camera di Consiglio, su richiesta del Procuratore Generale, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due dei tre imputati, considerato il rischio concreto di fuga.

Redazione

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