Nel corso di un incontro con un gruppo di elettori Gaetano Armao ha affermato: “ho dato la mia disponibilità ad una diversa proposta per il futuro della Sicilia, di innovazione, la serietà dell’impegno, la visione di una Regione moderna, europea, che faciliti l’impresa privata che crea occupazione, attragga investimenti. Il futuro sta in un piano straordinario del lavoro, nelle zone economiche speciali e le compensazioni per l’insularità, l’attrazione di investimenti, nella riforma dell’amministrazione regionale, nella definizione del risanamento economico che ha portato a ridurre il debito regionale di 1,3 miliardi, abbattere le addizionali, dimezzare il prelievo statale sul bilancio, risparmiare circa 700 milioni di interessi e nuove risorse per 3 miliardi per la Sicilia. E nel digitale. Col nostro lavoro la Sicilia è la prima Regione italiana per comuni digitalizzati con banda larga ed ultra larga, il 60%, contro il 30 delle Regioni del Nord.
Ci presentiamo ai siciliani con questa prospettiva, alternativi ad un modo fare predatorio di certa politica, presente sia a destra che a sinistra, che punta solo alla spartizione delle risorse pubbliche. Quella che ha dato un triste spettacolo in questi giorni – anche qui da entrambe le parti – mentre i siciliani non possono pagare le bollette o i mutui. E su questo occorre intervenire subito.
Davanti a noi si prospetta un autunno pesante, la crescita dell’inflazione, gli effetti prolungati della crisi innescata dalla pandemia, l’incremento dei costi energetici, le refluenze della guerra russo-ucraina imponevano di mantenere la guida sicura del governo al Presidente Draghi.
Siamo in una situazione estremamente delicata nella quale occorre grande responsabilità istituzionale e credibilità europea ed internazionale. Quella che all’Italia ed alla Sicilia può dare il terzo polo. Abbiamo iniziato ad invertire la tendenza. La Sicilia è la 4’ economia in Italia per crescita (dati CGIA Mestre) e la 3’ per investimenti, e questo è anche merito del Governo Draghi, delle risorse del PNRR (la Sicilia è la prima per assegnazioni), della riprogrammazione dei fondi per
infrastrutture definiti con Mara Carfagna, delle misure di sostegno alle imprese messe in campo in mesi di lavoro nel confronto con le associazioni datoriali, i sindacati, i confidi, i Comuni.
Grazie alla collaborazione con il Ministro Gelmini ed il Mef si è potuto rinvenire quasi un miliardo di euro con il quale si sono garantite le risorse per le variazioni di Bilancio 2022, rispettando gli impegni verso tutte le categorie ed i siciliani. E le sinergie con il Ministro Brunetta hanno garantito interventi per il reclutamento di giovani nelle amministrazioni, misure per chiudere la piaga del precariato (a partire dai PIP a Palermo). Ma anche l’attenzione alle misure per la famiglia del Ministro Bonetti”.
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