Si è tenuta ieri a Palermo la conferenza stampa di Gaetano Armao, leader di Siciliani Indignati. Dopo la scelta di Nello Musumeci, candidato presidente alla Regione del centrodestra, di non inserire Armao nel listino, il professore ha deciso di parlare ai giornalisti e spiegare perchè contesta fortemente una scelta, che tradisce l’impegno preso con il professore e Forza Italia.
Si, perchè Gaetano Armao, nel cosiddetto ticket con Nello Musumeci, oltre a ricoprire il ruolo di vice presidente della Regione, in caso di vittoria, avrebbe dovuto avere un posto nel listino. Cosa che invece non è accaduta. Le indiscrezioni sull’assenza del nome del professore tra i sei indicati da Nello Musumeci, aveva scatenato l’ira di Gianfranco Miccichè, che era arrivato a mettere in discussione l’allenza.
“La lista del presidente rappresenta la prima linea del suo impegno con gli elettori, oltre che la sintesi tangibile dell’intesa tra le forze che compongono la coalizione. Ebbene nonostante quanto prospettato e le ineludibili conseguenze con gli impegni assunti, e confermati pubblicamente e privatamente dal coordinatore di Forza Italia, il candidato presidente ha ritenuto di non inserirmi nella sua lista violando la stessa natura dell’affiancamento annunciato. Non solo in controtendenza con il modello delineato, ma anche con quello che sta avvenendo nelle altre coalizioni”, chiarisce Gaetano Armao durante la conferenza stampa.
Un scelta, secondo il leader dei Siciliani Indignati, compiuta a favore di altri esponenti, che definisce “saltafossi”. Il riferimento è ad alcuni politic, che “non solo sono stati candidati ed eletti inprecedenza in coalizioni di centro-sinistra, ma come nel caso dell’onorevole Turano hanno votato e sostenuto il governo Crocetta sino all’altro ieri e disinvoltamente cambiano posizione come se nulla fosse”.
E sull’ipotesi di un suo passo indietro, Armao commenta: “Come comprenderebbe anche un bambino, tranne qualche politico di nota malafede, rimane adesso un tempo strettissimo per preparare una candidatura competitiva su Palermo. Nelle prossime ore concorderò con il presidente Berlusconi ed il coordinatore Micciché la scelta da fare nell’interesse primario della colazione per vincere”.
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