Approvato piano di riequilibrio del Comune di Palermo
Dopo quasi 30 ore di Consiglio comunale è stato approvato il Piano di riequilibrio del Comune di Palermo.
“Un Piano che eviterà alla città di fallire, ma comporterà l’immediato raddoppio dell’Irpef per i palermitani. Siamo profondamente dispiaciuti che non si sia trovata una scelta vantaggiosa sul Piano di riequilibrio, che noi non abbiamo votato – dichiarano Igor Gelarda, Marianna Caronia e Alessandro Anello consiglieri della Lega -. Un piano di riequilibrio fantasioso e ingiusto, che raddoppierà l’ addizionale comunale IRPEF a tutti i palermitani. E con il rischio di non riuscire neanche a stabilizzare i dipendenti comunali part time.
E dare a costoro dignità lavorativa e al Comune di Palermo servizi migliori.Ieri notte abbiamo fatto un tentativo, quasi disperato, di evitare il dissesto e al contempo non fare raddoppiare l’IRPEF ai cittadini, recuperando somme da crediti che il Comune di Palermo vanta.
Purtroppo, la nostra proposta non è andata a buon fine, per mancanza di fondi.Siamo pronti a rimboccarci le maniche e ricostruire questa città che amiamo”.
La dichiarazione del sindaco Leoluca Orlando e la Giunta comunale
“Il Consiglio comunale ha approvato il Piano di riequilibrio economico-finanziario proposto dalla Giunta, evitando il dissesto e che potrà essere adesso occasione di riorganizzare la macchina comunale edi intensificare l’attività di lotta alla evasione fiscale. L’Amministrazione ha sviluppato un intenso dialogo e continuerà la sua interlocuzione con il Parlamento e con il Governo per definire le condizioni per fronteggiare una crisi di sistema che ha paralizzato centinaia di comuni siciliani e ha colpito grandi città come Torino,Napoli, Reggio Calabria e, da molti anni, Roma.
La città di Palermo, in collaborazione con gli altri comuni siciliani e dell’intero Paese, ha ottenuto nuove norme e l’erogazione di somme inserite nel decreto fiscale e nella legge di Bilancio dello Stato. Risorse e norme che, sin dall’inizio, sono state espressione di una precisa volontà:evitare il dissesto. Il sindaco, a metà febbraio, stipulerà un accordo con il presidente del Consiglio dei Ministri, previsto dalla legge di bilancio dello Stato, per meglio definire impegni dell’Amministrazione comunale e impegni del Governo nazionale per i prossimi anni”.
“Dopo tre giorni praticamente ininterrotti di consiglio comunale, in cui si sono registrate forti tensioni, l’aula, tranne poche eccezioni, ha convenuto sull’opportunità di salvare la città dal dissesto”.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere di Avanti Insieme, Sinistra Comune e Partito Democratico.
Il piano di riequilibrio ci dà la possibilità di accedere a finanziamenti ingenti stanziati dal governo proprio per evitare a città metropolitane come Torino, Napoli, Reggio Calabria e Palermo il dissesto e per dare finalmente al nostro Comune la possibilità di investire sul personale, uscendo progressivamente dal dissesto funzionale dovuto all’assottigliarsi del numero dei suoi lavoratori e lavoratrici.
A chi ci accusa di “mettere le mani nelle tasche dei palermitani” ricordiamo che l’aumento dell’Irpef è la condizione imprescindibile posta dal governo per firmare l’accordo con i sindaci ed attivare un piano di riequilibrio che potrà essere continuamente riadattato nel tempo.
Alle forze politiche che tuonano contro gli aumenti, le stesse che a Palermo tra il 2009 e il 2012 hanno aumentato al 75% la vecchia tarsu e raddoppiato l’addizionale irpef raggiungendo l’aliquota massima dello 0,8%, ricordiamo che sono responsabili delle dissennate politiche che hanno portato al fallimento il gruppo Amia e la Gesip”.