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Approvata all’Ars la manovra finanziaria ter da 160 milioni

Dopo una lunga giornata di dibattiti e trattative, l’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) ha approvato una manovra finanziaria da 160 milioni di euro. Questa manovra, destinata al contrasto della siccità, alle infrastrutture e al sostegno degli enti locali, è stata il risultato di intense negoziazioni, culminate con l’approvazione avvenuta poco prima della mezzanotte.

Un punto critico della discussione è stato il maxiemendamento sui contributi destinati ai vari territori, la cui approvazione ha richiesto una sospensione dei lavori di quasi quattro ore. Una volta raggiunto un accordo intorno alle 23:30, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha annunciato l’approvazione della manovra, sottolineando l’importanza della collaborazione tra tutte le forze politiche per arrivare a questo risultato.

La manovra prevede uno stanziamento di 23,5 milioni di euro per i comuni in difficoltà finanziaria, suddivisi in diverse quote, tra cui 1 milione di euro per le tre principali città (Palermo, Catania e Messina) e 9 milioni per i comuni con piani di equilibrio pluriennale già deliberati. Ulteriori fondi sono destinati ai comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, agli enti con piani di riequilibrio sotto esame e ai comuni in dissesto con popolazione fino a 25.000 abitanti.

Oltre ai fondi per i comuni, la manovra include interventi specifici per il settore della pesca e per la ristrutturazione di infrastrutture locali. Tra questi, 100.000 euro per la ristrutturazione del teatro open di Santa Ninfa, 200.000 euro per il completamento della via Tivoli nel Comune di Erice e 200.000 euro per la ristrutturazione della chiesa del cimitero di Paceco. È stato anche stanziato un milione di euro per risarcire i pescatori colpiti dai provvedimenti illegittimi del dipartimento della Pesca nel 2022.

Un emendamento del Movimento 5 Stelle prevede la creazione di ambulatori sociali di oculistica e odontoiatria per le persone a basso reddito, consolidando la rete di assistenza su tutto il territorio siciliano tramite associazioni di pubblica assistenza.

Infine, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a stabilizzare entro il 31 dicembre gli Asu dei Beni culturali, per garantire la fruibilità del patrimonio culturale siciliano e risolvere la situazione di precariato di questi lavoratori.

Nonostante questi risultati, il capogruppo del M5S Antonio De Luca ha criticato la manovra, definendola una soluzione tampone senza una visione d’insieme, e ha sollecitato riforme strutturali per affrontare le emergenze idrica e dei rifiuti.

Redazione

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