Anci Sicilia scrive al ministro Musumeci: “Piano di Protezione Civile per i Comuni”
“L’ANCI Sicilia è pronta a fornire il proprio contributo in un percorso finalizzato a sostenere i comuni dell’Isola nelle necessarie attività che consentano, ad ogni ente, di dotarsi, anche in forma associata, di un Piano di Protezione Civile”: questo è quanto si legge in una nota inviata oggi pomeriggio al Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci.
Lo scorso 14 ottobre il Consiglio Regionale dell’ANCI Sicilia ha approvato una mozione finalizzata a chiedere un impegno straordinario e coordinato del Governo nazionale e del Governo regionale affinché gli enti locali siano sostenuti nell’approvazione e nell’aggiornamento dei Piani di Protezione Civile.
“La recente tragedia di Ischia – si legge nella nota inviata a Musumeci – ha riproposto, nella sua drammaticità ed urgenza, il tema della capacità, anche a livello locale, di far fronte alle emergenze di Protezione Civile. Dai dati in possesso del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile solo il 49% dei comuni dell’Isola è dotato di un Piano mentre quelli esistenti andrebbero aggiornati. Si tratta di una condizione inaccettabile che perdura da troppo tempo. La questione, sfortunatamente, non è solo di carattere finanziario e non può essere risolta senza un pieno coinvolgimento delle comunità interessate. Non si tratta di produrre un documento generico, da “tenere in un cassetto”, ma di acquisire uno strumento operativo e attuabile in caso di emergenza. Come testimoniano anche i recenti dati forniti da ANCI nel “Rapporto sulle attività della Protezione Civile nei Comuni 20222, si registra l’assenza negli enti di figure professionali che sappiano guidare questo percorso e solamente lo 0,6% dei dipendenti ricopre il ruolo di addetto alla Protezione Civile (un addetto ogni 21.500 abitanti)”.
Per questi motivi, l’Associazione dei comuni siciliani chiede al ministro Musumeci “di farsi parte attiva affinché anche all’interno della Legge di Bilancio 2023 possa trovare spazio una norma specifica che, oltre ad una disponibilità finanziaria, possa sancire il diretto intervento delle professionalità presenti nella struttura del Dipartimento Nazionale di Protezione civile”.