Ance Sicilia propone quattro grandi opere per ripartire

In attesa di iniziative di Stato e Regione per lo sblocco del settore delle opere pubbliche nell’Isola, l’Ance Sicilia mette insieme Regione, sindaci, imprese e banche per realizzare in project financing le opere…

di redazione

Palermo, 18 Apr. – In attesa di iniziative di Stato e Regione per lo sblocco del settore delle opere pubbliche nell’Isola, l’Ance Sicilia mette insieme Regione, sindaci, imprese e banche per realizzare in project financing le opere (di cui l’associazione ha avviato un censimento) necessarie al recupero e allo sviluppo delle aree urbane e dei servizi pubblici.

L’obiettivo, per ridare fiato alle attività di costruzioni edili, è quello di riprendere i progetti dei Comuni non finanziati nel 2012 dal “Piano delle città” del ministero delle Infrastrutture, ma anche alcuni di quelli inseriti nei Piani triennali di Regione ed Enti locali, e fare convergere su di essi i capitali privati e delle banche.

Un confronto preventivo, fondamentale per la buona riuscita della gestione del partenariato pubblico-privato, che parte domani su quattro progetti da realizzare in altrettante aree di crisi di rilievo nazionale: Palermo, Termini Imerese, Catania e Ragusa.

L’appuntamento è per domani, venerdì 19 aprile, alle 9:30, a Palermo, presso Villa Malfitano Whitaker, all’incontro su “Piano di sviluppo delle città e project financing”. Sul piano operativo dei progetti si confronteranno, per i Comuni, i sindaci di Palermo, Leoluca Orlando, e di Termini Imerese, Totò Burrafato, l’energy manager del Comune di Ragusa, Carmelo Licitra, Davide Crimi della Direzione Lavori pubblici del Comune di Catania; per la Regione, gli assessori alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, e al Territorio, Mariella Lo Bello; per le banche, Gianfranco Sansone di Unicredit e Emanuele Scarnati di Monte dei Paschi Capital Service; per le imprese, il presidente nazionale dell’Ance, Paolo Buzzetti, quello regionale, Salvo Ferlito, e i vicepresidenti regionali Santo Cutrone e Pietro Funaro.