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Anas: protocollo legalita’ nei cantieri per costruzione variante Caltagirone

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di redazione

Catania, 16 ott. – L’Anas, la Prefettura di Catania, la Regione Sicilia e l’Ati Fip Industriale Spa-Tecnolavori srl hanno sottoscritto oggi a Catania un protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalita’ organizzata nell’ambito dei lavori di costruzione della variante di Caltagirone sulla strada a scorrimento veloce Licodia Eubea Libertinia.

”Questo Protocollo – ha affermato l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci – consentira’ di rendere piu’ stringenti e capillari le verifiche antimafia su tutti i soggetti che partecipano a vario titolo alla realizzazione delle opere. Da diversi anni l’Anas ripone particolare importanza in questi accordi che hanno introdotto ulteriori modalita’ di controllo sulla tracciabilita’ dei flussi finanziari connessi all’appalto. In questo modo, e’ garantito il monitoraggio delle condizioni di sicurezza nei cantieri nonche’ il rispetto della legalita’ nei rapporti con le maestranze, assicurando condizioni di sicurezza capaci di prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale nella costruzione di un’infrastruttura cosi’ strategica per questo territorio”. L’opera, per un investimento complessivo circa 124 milioni di euro, ha un tracciato complessivo di oltre 8,7 km, e si sviluppa in senso est-ovest, partendo in prossimita’ di Caltagirone per terminare in prossimita’ dell’innesto con la strada provinciale di Catania 37, attraversando il territorio del comune di Caltagirone in provincia di Catania. L’opera comprende due svincoli e un innesto con la strada provinciale 37, al km 11,400: lo svincolo di ‘San Bartolomeo’, che costituisce l’accesso principale alla citta’ di Caltagirone e lo svincolo ‘Molona’ con la strada statale 417, che collega Catania a Gela. La Variante di Caltagirone costituisce il prolungamento di un primo tratto gia’ realizzato, compreso tra la statale 514 (svincolo di Licodia Eubea) e contrada Regalsemi, di cui presenta le medesime caratteristiche funzionali (sezione tipo a singola carreggiata, con una corsia per senso di marcia; le due corsie sono larghe 3,75 metri e affiancate da banchine da 1,50 metri, per una larghezza totale di piattaforma pari a 10,50 metri). L’intervento consentira’ di snellire il traffico dall’abitato di Caltagirone mettendo in collegamento la viabilita’ principale della Sicilia Sud-Orientale con l’autostrada Palermo-Catania”, migliorando gli spostamenti trasversali all’asse nord-sud fra Enna e Gela. L’accordo prevede, in particolare, l’obbligo per le imprese esecutrici di comunicare tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle verifiche antimafia sui soggetti coinvolti, a qualunque titolo, nell’esecuzione delle opere: dai subappaltatori ai fornitori, fino ai servizi di trasporto, pulizia e guardiania dei cantieri.

Al contempo introduce strumenti e clausole contrattuali che consentono l’estromissione immediata delle societa’ o imprese a carico delle quali dovessero emergere elementi relativi a tentativi o pericoli di infiltrazione mafiosa. Il Protocollo prevede, inoltre, l’obbligo per l’appaltatore di comunicare ogni settimana alla Prefettura e alle Forze dell’Ordine il programma delle attivita’ di cantiere e i riferimenti dettagliati delle imprese, delle maestranze e dei mezzi che saranno impiegati, al fine di consentire alle Autorita’ l’attuazione del ”Piano di Controllo coordinato del cantiere e dei sub cantieri”. Su richiesta dell’Anas, l’Appaltatore si impegna a trasmettere i contratti per la verifica dell’inserimento dell’apposita clausola con la quale si assumono gli obblighi di tracciabilita’ dei flussi finanziari. L’omessa trasmissione dei contratti comporta, l’irrogazione da parte di Anas Spa a carico dell’appaltatore inadempiente di una penale pecuniaria fino al massimo di 5 mila euro e non inferiore a 2 mila euro. ”Il documento sottoscritto oggi a Catania – ha concluso Pietro Ciucci – conferma l’impegno dell’Anas, gia’ dimostrato nell’ambito di altre importanti opere nel territorio nazionale, di promuovere in modo attivo e concreto la cultura della legalita’ e della trasparenza amministrativa, contrastando con ogni strumento i tentativi di infiltrazione criminale negli appalti pubblici”.

Redazione

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