MILANO (ITALPRESS) – “Le ultime riflessioni prima di sciogliere la riserva le sto facendo proprio a casa”. Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, Oscar di Montigny, dirigente di Banca Mediolanum e possibile candidato sindaco del Centrodestra per le comunali a Milano.
“L’ultima riunione – ha aggiunto – in camera di mio figlio, c’erano tutti: una figlia collegata da Londra, un’altra tornata apposta dal lavoro. Il primo dono di questa esperienza. La politica ha una copertura mediatica senza regole, per ora nessuno è d’accordo, ma nessuno neanche in disaccordo”. Gabriele Albertini per motivi famigliari alla fine ha detto no: sarà il suo vice? “Se non mi sono ancora espresso su me stesso, sarebbe presuntuoso farlo sul vicesindaco. Mio suocero, Ennio Doris, mi dice sempre di tenere distinta la politica dagli affari. Ora però sono convinto che sia una fase in cui bisogna sporcarsi le mani”.
“Se accetto porto la mia visione…Se sei politico ti dicono che non hai mai gestito niente. Se sei civico che non conosci la cosa pubblica. Quello perfetto non c’è. A me interessa la prospettiva e se guardo avanti vedo innovazione e sostenibilità. Non ho letto un manuale del bravo sindaco, intuisco scenari futuri, cosa portano in dote”.”La sicurezza è centrale. Come le altre tre S: scuola, sanità, socialità. Manca un’azione per contenere l’esplosione di depressione che la pandemia ha generato”.
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