12 riserve della Sicilia, site in 5
provincie dell’isola, e il parco delle Madonie sono stati inseriti
nella “Rete delle aree protette ricadenti in territori con
presenza di rocce evaporitiche”, istituita con un decreto
dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente della Regione
siciliana, Sebastiano Di Betta.
Si tratta di aree dove sono presenti questi particolari tipi di
rocce createsi dalla sedimentazione dei minerali per effetto della
evaporazione, quando la soluzione diventa soprasatura. Possono
essere sia di origine marina che continentale.
La rete e’ finalizzata a creare un punto di riferimento
programmatico e scientifico collegiale permanente sulle tematiche
inerenti la tutela, la divulgazione, la valorizzazione e la
fruizione di questi particolari territori che caratterizzano vaste
aree dell’Isola e rappresentano un “unicum” geo-ambientale e
naturalistico nell’intero bacino del Mediterraneo.
“Questa rete – ha spiegato Di Betta – creera’ sinergie tra i
diversi enti gestori per accrescere il livello di protezione di
questi territori e, con la collaborazione del dipartimento Scienze
della Terra dell’universita’ di Palermo, costituira’ un punto di
riferimento programmatico e scientifico per progetti comuni “.
Fanno parte della rete le seguenti riserve: Torre Salsa, Grotta
di S. Angelo Muxaro, Monte Conca, Lago sfondato, Lago Soprano,
Monte Capodarso e Valle dell’Himera meridionale, Contrada Scaleri,
Lago di Pergusa, Grotta di Entella, Serre di Ciminna, Grotta di
Santa Ninfa, Lago Preola e Gorghi Tondi.
vorl/mav
271420 Gen 12 NNNN
(Regione Sicilia)
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