Ambasciata Usa a Gerusalemme. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele e contestualmente di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme appunto. La decisione, precisano fonti vicine al presidente, sono frutto di una promessa avanzata da tempo e che Trump insiste vada mantenuta.
Il trasferimento non avverrà però nell’immediato, ma negli anni. Di sicuro per i prossimi sei mesi almeno la sede diplomatica resterà ancora a Tel Aviv, per disposizione dello stesso presidente.
“La decisione di trasferire l’ambasciata degli Stati Uniti in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme non è solo contraria a tutte le decisioni internazionali assunte sullo status giuridico di Gerusalemme e non solo rischia di portare a nuove violenze nel Mediterraneo e nel mondo alimentando fondamentalismi e radicalizzazione dei conflitti. Questa decisione, soprattutto, pone gli Stati Uniti e Israele dal lato sbagliato della storia.”
L’annuncio ufficiale ancora non c’è stato ma le conseguenze non sono difficili da immaginare, tant’è che Israele si sta preparando a fronteggiare una rivolta palestinese. Montano i timori per possibili manifestazioni di protesta e disordini, al punto che lo stesso consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme ha diramato un comunicato in cui invita il personale americano, i loro familiari e in più in generale i cittadini americani, ad evitare spostamenti non essenziali in parti della città e in Cisgiordania in vista di possibili manifestazioni. I tre giorni cominceranno domani e finiranno venerdì.
C’è preoccupazione e tensione. Paura che quell’equilibrio tanto precario costruito in anni di trattati e tentativi di pace possa traballare e in un soffio frantumarsi. «Il presidente Abbas (Abu Mazen) – sottolinea il portavoce – ha avvertito Trump delle pericolose conseguenze che una simile decisione potrebbe avere sul processo di pace e sulla sicurezza e stabilità della regione e del mondo».
Papa Francesco e il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) si sono parlati al telefono sulla questione relativa all’annunciato spostamento dell’ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo conferma all’ANSA il portavoce della Santa Sede, Greg Burke, specificando che la conversazione è avvenuta “per iniziativa di Abbas”.
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