ROMA (ITALPRESS) – Giuliano Amato lascia la presidenza della Commissione sull’intelligenza artificiale nel campo dell’editoria, la cosiddetta Commissione Algoritmi. Lo annuncia lo stesso ex presidente della Corte Costituzionale in un colloquio con il Corriere della Sera.
“E’ una commissione della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico”, spiega Amato. La sua decisione arriva dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale, rispondendo a una domanda su alcune dichiarazioni di Amato in un’intervista a La Repubblica intitolata “Democrazia a rischio, l’Italia può seguire Polonia e Ungheria”, la premier si era detta “basita”. “Siccome entro il 2024 il Parlamento che oggi ha una maggioranza di centrodestra deve nominare quattro giudici della Consulta, ci sarebbe il rischio di una deriva autoritaria – ha detto Meloni in conferenza stampa -. Io penso semmai che sia una deriva autoritaria considerare che chi vince le elezioni, se non è di sinistra, non abbia gli stessi diritti degli altri. Nella mia idea di democrazia questo non esiste. Il mondo nel quale la sinistra ha più diritti degli altri, per quanto mi riguarda, è finito”.
“Io non ho assolutamente parlato dell’elezione dei giudici della Corte – commenta Amato -. Ho evidenziato un altro problema, come sa chi ha letto davvero l’intervista. Ho parlato dell’accoglienza delle decisioni della Corte, chiunque l’abbia eletta, e ad oggi in Italia non è mai stata la presidente del Consiglio a porre questa questione. Hanno cominciato altri esponenti della sua maggioranza, ma non lei”.
Quanto al suo riferimento alla Polonia, dove l’esecutivo ha impedito la pubblicazione di una sentenza della Corte Costituzionale, “ho pure detto che da noi quello che è accaduto lì ora è inconcepibile – spiega ancora Amato -; certo potrebbe accadere perchè non c’è nulla che lo impedisca, ma ora è ritenuto inconcepibile”.
“Prendiamo atto delle dimissioni del Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato dalla Commissione AI per l’Informazione e andiamo avanti con rinnovata determinazione nel lavoro intrapreso, consapevoli di quanto sia cruciale il settore dell’informazione e della necessità di indagare l’impatto dell’intelligenza artificiale su ogni suo aspetto portando alla luce opportunità, rischi, delineando perimetri etici e possibili sinergie a tutela dell’occupazione e del diritto d’autore – afferma in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini -. Rinnovo la mia stima e la mia fiducia nei Commissari che già da martedì prossimo, 9 gennaio, cominceranno a stendere la prima relazione da consegnare al Premier Meloni che ha individuato nell’intelligenza artificiale una delle priorità della Presidenza italiana del G7”.
Lo stesso Barachini ha poi annunciato il nome del successore di Amato: “Padre Paolo Benanti è il nuovo Presidente della Commissione AI per l’informazione. Professore della Pontificia Università Gregoriana, è l’unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite. In questi mesi di lavoro ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare al Premier Meloni e al collega Butti”, conclude il sottosegretario.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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