Amat, continua lo stato di agitazione dei dipendenti
“La dirigenza continua a non dare risposte sui temi posti dai sindacati e l’Azienda è in forte crisi a scapito del servizio fornito ai cittadini e del futuro dei lavoratori, il Prefetto di Palermo ci convochi per affrontare le condizioni dell’Amat”.
“La dirigenza continua a non dare risposte sui temi posti dai sindacati e l’Azienda è in forte crisi a scapito del servizio fornito ai cittadini e del futuro dei lavoratori, il Prefetto di Palermo ci convochi per affrontare le condizioni dell’Amat”. Mimmo Perrone Responsabile del Dipartimento Mobilità della Fit Cisl annuncia così il proseguimento dello stato di agitazione dei lavoratori dell’Amat proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Orsa e Ugl che potrebbe portare a nuove azioni di protesta nelle prossime settimane, e la richiesta di un tavolo in Prefettura, dopo l’incontro con l’Azienda che non ha avuto l’esito atteso. Mancanza del personale, inefficienza del parco rotabile che ad oggi non è stato rinnovato, ( si attendono ancora i 70 nuovi bus annunciati dall’azienda per il mese di ottobre) le persistenti e preoccupanti difficoltà economiche dell’Azienda , sono i temi posti sul tavolo dai sindacati. All’incontro con i sindacati non hanno preso parte il Presidente dell’Azienda e i membri del Cda, assenze queste ultime criticate dai sindacati. “Abbiamo chiesto un incontro con l’Azienda in sede prefettizia, è necessario che la dirigenza dell’Amat affronti con il Comune di Palermo e i sindacati il tema del rilancio dell’Azienda e del piano industriale, a rischio c’è il futuro di un servizio fondamentale per i cittadini” conclude Perrone.(CISL)