Altro che b&b, la vera frontiera del guadagno è questa: ti entrano 3mila euro al mese e hai molte meno spese
Aprire una struttura ricettiva richiede molto impegno, ma può anche portare a notevoli guadagni: è il caso di questo tipo di attività che si differenzia dal b&b per i numerosi vantaggi.
Negli ultimi anni, il settore dell’ospitalità ha visto un’evoluzione che sta trasformando il modo di concepire l’accoglienza turistica: un tempo il bed & breakfast rappresentava la soluzione preferita da chi voleva avviare una piccola attività ricettiva, ma le cose sono decisamente cambiate.
Oggi la guest house si presenta come un’opzione più redditizia e meno impegnativa: questa formula si distingue per la sua flessibilità e per i guadagni potenzialmente elevati, che possono superare i 3.000 euro al mese.
La guest house permette di conciliare il desiderio di avviare un business con l’esigenza di contenere le spese, grazie a una gestione più snella e a una normativa che semplifica molti passaggi burocratici.
Ma come funziona esattamente questo modello? Quali vantaggi offre rispetto ad altre soluzioni? Ecco come una guest house può diventare una fonte di reddito stabile e altamente soddisfacente.
Cos’è una guest house e come funziona?
La guest house è una struttura ricettiva che si colloca tra il bed & breakfast e l’hotel. A differenza del B&B non è necessario che il proprietario risieda nella struttura: si presenta, quindi, come una soluzione più professionale e gestibile anche da remoto. Inoltre, non sono necessari servizi come la ristorazione completa o una reception attiva 24 ore su 24 e vengono così abbattuti i costi operativi. In Italia, la normativa prevede che una guest house abbia un numero limitato di camere (solitamente da 4 a 6), ma offre ampia libertà nella gestione degli spazi e dei servizi.
Una delle principali attrattive delle guest house è l’elevato potenziale di guadagno a fronte di spese contenute. Con una tariffa media di 70 euro a notte e un tasso di occupazione del 70%, una guest house con 4 camere può generare entrate superiori a 3.000 euro mensili. Le spese fisse sono ridotte, poiché non è necessario offrire pasti completi o gestire grandi staff, possono essere tagliati anche i servizi come la prima colazione o le pulizie quotidiane.
Come aprire una guest house: cosa dice la normativa
L’investimento iniziale può essere contenuto: spesso basta un’abitazione da ristrutturare e arredare in modo accogliente per attirare una clientela turistica, soprattutto nelle località con alta affluenza. Per avviare una struttura di questo tipo c’è bisogno di una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il SUAP del comune di competenza. Inoltre, è necessario rispettare obblighi come la comunicazione delle presenze turistiche alla Questura e il pagamento della tassa di soggiorno, nei casi in cui è applicabile.
Per ottenere risultati ottimali a livello di guadagni, è fondamentale sfruttare la visibilità internazionale garantita da piattaforme di prenotazione online come Airbnb o Booking.com.