Martedì 27 marzo alle ore 9:15, la Sant’Erasmo Nautilus onlus, che da anni opera sul territorio con una serie di iniziative sociali con tema “il mare”, promuoverà un incontro all’istituto Ignazio Florio San Lorenzo plesso Astorino a Palermo su progetti di inclusione sociale destinati a studenti con disabilità e/o disagi e alternanza scuola-lavoro.
All’incontro prenderanno parte la dirigente scolastica dell’I.C. Ignazio Florio-San Lorenzo, prof.ssa Lucia Lo Cicero nonché le prof.sse Olivia Pagano, Ada Cipolla ed altre docenti di sostegno, il Presidente dell’Associazione Sant’Erasmo onlus, Cav. Santi Gatto, e i genitori degli alunni già coinvolti nel progetto “Il Mare di Tutti”.
In questa occasione il presidente dell’associazione Sant’Erasmo Nautilus onlus Santi Gatto presenterà il progetto che prevede la realizzazione di un’imbarcazione opportunamente progettata per ospitare a bordo soggetti con disabilità per far vivere lo spazio mare, altrimenti inaccessibile a molti di loro.
Saranno proiettati i rendering dei modelli 3D dell’imbarcazione, elaborati dal Prof. Arch. Benedetto Inzerillo e Arch. Attilio Albeggiani, che l’associazione vuole realizzare confidando nelle donazioni volontarie e del 5xmille.
«L’obiettivo principale – spiega il presidente dell’Associazione Santi Gatto – è di promuovere iniziative dirette a garantire il mare a tutti e a zero barriere, in grado di coinvolgere anche i soggetti diversamente abili che, in questo elemento naturale, possono esprimere capacità motorie altrimenti precluse e/o ostacolate. L’associazione, inoltre, mette a disposizione la propria esperienza a tutti coloro che hanno uno svantaggio fisico strutturando attività permanenti, dense d’intrattenimento ricreativo, a tema con il mare.
In questo contesto il presidente dell’Associazione Santi Gatto presenterà anche il progetto dell’Arch. Angelo Dolcemascolo “Voglio il mio Mare”. Tale progetto pensato in ambito dell’alternanza scuola-lavoro con la realizzazione di un laboratorio didattico che prevede la collaborazione di giovani e/o giovani adulti con disabilità con studenti della Scuola di Disegno Industriale dell’ Università degli Studi di Palermo, per realizzare piccoli manufatti e oggetti di design industriale mediante il riciclo di parti di imbarcazioni utilizzate dai migranti per l’attraversamento del Mar Mediterraneo.
L’arch. Dolcemascolo spiega: “la mia idea-progetto nasce dalla riflessione che oggi le testimonianze più drammatiche riguardanti il mare sono incise con segni invisibili sulle pareti dei barconi della speranza. Ogni scaglia derivante da queste imbarcazioni sono oggi gli unici reperti-testimoni di scenari apocalittici che in tanti, troppi, hanno dovuto affrontare per riscattare il loro destino di esseri umani”.
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