Cronaca

Almaviva, tavolo a Roma per evitare i licenziamenti: tutto rimandato

Almaviva. Si è tenuta ieri a la riunione attorno al tavolo istituzionale presso al ministero del Lavoro riguardo il futuro dei lavoratori della sede di Palermo del call center Almaviva Contact “è stato solo un incontro interlocutorio, ci siamo dati appuntamento alla prima settimana di settembre per riaggiornarci” ha spiegato al termine il segretario nazionale della Uilcom, Pier Paolo Mischi.

Mischi ha confermato che per i 1.600 lavoratori a rischio esubero (sui circa 3.000/3.500 della sede di Palermo) non ci sono al momento grandi novità.

La conferma arriva anche dal sindaco Leoluca Orlando al termine del tavolo: “Dal tavolo al Ministero del Lavoro non è arrivata alcuna novità, almeno di quelle che ci aspettavamo per rasserenare la tensione sociale e dare risposte concrete sulla vertenza Almaviva a Palermo. Continua la preoccupazione, perché nessuno dei punti attorno a cui si snoda la crisi dei Call center è stato affrontato. Non sarà un’estate facile per migliaia di lavoratrici e lavoratori di Almaviva. Tuttavia continuiamo a confidare che nella prima settimana di settembre, quando il tavolo si riunirà nuovamente, sarà possibile scongiurare l’apertura della procedura degli esuberi con qualche misure di sistema appropriata”.

Almaviva, il Governo regionale si conferma a fianco dei lavoratori

Intanto il Governo ragionale rimane accanto ai lavoratori in questa dura battaglia: “Il Governo regionale è accanto e insieme ai lavoratori per la salvaguardia  dei livelli occupazionali di Almaviva Palermo”  ha dichiarato Antonio Scavone, assessore regionale del Lavoro, dopo avere  partecipato all’incontro.

“Intervenendo come governo regionale all’incontro – ha proseguito Scavone –  abbiamo chiesto al Governo nazionale, in un momento di grande crisi  occupazionale e in particolare nel settore dei call center, impegni concreti  per evitare i licenziamenti annunciati dall’azienda, nonchè interventi  strutturali rivolti alla risoluzione delle difficoltà di tutta la filiera del  comparto dell’ information technology sulla quale, è bene ribadirlo, è  necessario altresì che gli enti preposti vigilino al fine di una corretta  applicazione del costo del lavoro. Non è più il momento di interventi tampone,  bensì di soluzioni che garantiscano il mantenimento dei già ridotti livelli  occupazionali. Certamente questo Governo regionale non consentirà che la  Sicilia possa essere considerata una prateria di scorribande speculative”.

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