Allerta Meteo: la Protezione Civile lancia l’allarme per queste regioni d’Italia | Temporali e grandinate

Attenzione nelle prossime ore all’arrivo di forti temporali, anche a carattere di supercella, che potranno colpire alcune regioni del nostro Paese, con possibili grandinate locali.

Dopo settimane di caldo intenso e cieli sereni, il meteo sta per cambiare in alcune aree del Bel Paese. L’anticiclone africano, che ha dominato la scena negli ultimi giorni, sta mostrando segni di cedimento, permettendo infiltrazioni di aria più fresca e instabile di origine oceanica.

Il Nord Italia sarà il protagonista di questo cambiamento. Già nel corso della mattinata, i segnali saranno evidenti: nubi sempre più dense si accumuleranno sull’arco alpino, in particolare nei settori centrali e orientali. Con il passare delle ore, i primi temporali compariranno sui rilievi, per poi estendersi nel pomeriggio e in serata verso valle. Anche le pianure non saranno risparmiate: le zone orientali della Lombardia, parte dell’Emilia e, in modo più diffuso, le pianure del Triveneto potrebbero essere interessate da fenomeni temporaleschi.

L’aspetto più preoccupante riguarda l’intensità di questi eventi atmosferici: è prevista la formazione di supercelle temporalesche. Ma cosa sono esattamente le supercelle? Si tratta di sistemi temporaleschi particolarmente violenti e organizzati, caratterizzati da un mesociclone, ovvero una zona di rotazione all’interno del temporale. Queste formazioni possono generare fenomeni estremi come grandinate intense, forti raffiche di vento e, in casi particolari, anche tornado.

Mentre il Nord si prepara a questa fase di maltempo, il resto d’Italia continuerà a godere del bel tempo, salvo qualche locale acquazzone a ridosso della dorsale appenninica centrale. L’anticiclone africano, infatti, manterrà la sua influenza su gran parte del Paese, garantendo ancora giornate di sole e temperature elevate. Resta preoccupante la situazione in Sicilia dove le falde acquifere non alimentate da me si di siccità rischiano di mettere in ginocchio l’isola.

Uno scenario molto simile si registrerà anche nella giornata di venerdì 2 agosto: al mattino saranno presenti temporali sparsi sull’arco alpino, mentre tra il pomeriggio e la sera saranno coinvolti, a macchia di leopardo, tutto il Triveneto e molte aree dell’Emilia Romagna.

ALLERTA METEO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le regioni coinvolte, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero causare criticità idrogeologiche e idrauliche, riportate nel bollettino nazionale di criticità e allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

Per giovedì 1 agosto, è stata valutata un’allerta gialla su Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, con possibili forti temporali, grandinate e colpi di vento.

Sabato 3 e domenica 4 agosto attesi temporali

C’è un colpo di scena per il primo weekend di agosto: il caldo sarà meno asfissiante sull’Italia e ci sarà il rischio di acquazzoni su alcune regioni. Tutta colpa del passaggio di un fronte instabile nel corso di venerdì 2 agosto, proveniente dal Nord Europa, che causerà temporali soprattutto sulle regioni settentrionali. Anche durante il fine settimana, nonostante una rimonta dell’alta pressione da sabato 3 agosto, qualche insidia temporalesca sarà presente, specie sulle Alpi centro-orientali e sulle zone interne del Centro. Altrove, il tempo sarà più stabile con tanto sole e temperature estive, seppur meno opprimenti rispetto alle ultime settimane.

La giornata di domenica 4 agosto inizierà con stabilità atmosferica, ma col passare delle ore aumenterà la possibilità di temporali locali, a tratti di forte intensità e accompagnati da grandine. A maggior rischio saranno ancora una volta le zone montuose di Alpi e Prealpi e l’Appennino centrale; come spesso accade in estate, si tratterà di fenomeni brevi, non in grado di rovinare l’intera giornata.