Allarme Coronavirus. I primi tre casi di contagio da Coronavirus registrati a Palermo hanno fatto scattare anche nel capoluogo siciliano una serie di precauzioni necessarie per rallentare la diffusione del virus. Ieri infatti il Presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato la chiusura delle scuole di ogni ordine fino al prossimo lunedì, così come sono state interdette al pubblico biblioteche e sale studio universitarie.
Le aziende sanitarie palermitane hanno invece adottato la misura introdotta da alcuni ospedali e pronto soccorsi del Nord Italia negli ultimi giorni. Sono infatti state allestite al di fuori delle strutture ospedaliere delle tende attrezzate per il triage e i primi controlli sui pazienti.
In questo modo, si cerca di isolare quanto più possibile i casi sospetti di Coronavirus dai pazienti che soffrono altri problemi medici.
Nella giornata di ieri Musumeci ha dichiarato che le tre persone colpite da Coronavirus, tutti turisti di una comitiva partita da Bergamo, sono in buone condizioni di salute. “Le tre persone risultate positive al virus sono in grado di parlare e di raccontare le tappe del loro viaggio a Palermo, che stiamo ricostruendo”, ha annunciato il governatore.
Nella notte sono arrivati i risultati dei test effettuati sugli altri componenti della comitiva di turisti. Nessuno è risultato positivo al Coronavirus, come hanno dato esito negativo gli esami effettuati sui dipendenti dell’Hotel Mercure di via Mariano Stabile in cui soggiorna il gruppo.
“Non ci sono criticità in Sicilia. In questo momento stiamo monitorando tutti i soggetti che sono stati posti in isolamento, abbiamo voluto praticare i controlli anche su tutto il personale dell’albergo. E nella notte abbiamo avuto il responso sulla negatività di tutti i test praticati”. Questa la conferma da parte dell’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza intervenuto oggi al programma televisivo ‘Mattino 5’.
Condividono le proprie preoccupazioni invece gli addetti alle pulizie in servizio all’ospedale Cervello. Il sindacato Usb ha infatti inviato una nota all’assessorato regionale alla Salute a nome dei lavoratori della ditta Dussman Service. “Questa struttura ospedaliera, essendo tra le poche in città ad esser servita congiuntamente dai reparti di Malattie Infettive, Rianimazione e Pneumologia è il nosocomio di riferimento per il trattamento delle infezioni da nuovo Coronavirus.”
“Si fa presente – continua la lettera – che da parte di questa organizzazione sindacale insieme con i lavoratori rappresentati, c’è la massima disponibilità a contribuire per superare al meglio questa emergenza ma ciò non deve e non può prescindere dal buon senso e dalla tutela della salute dei lavoratori e delle loto famiglie. Pertanto, in mancanza di positivo, ben argomentato e solerte riscontro, si valuteranno le ulteriori opportune azioni sindacali da intraprendere”.
Timori espressi anche dai medici impiegati in prima linea, che attraverso il sindacato Cimo chiedono il rispetto delle circolari ministeriali e l’attivazione dei dispositivi di protezione per ridurre il rischio di infezione come occhiali, mascherine e tute adatte.
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