ROMA (ITALPRESS) – “Il terzo trimestre, caratterizzato da un progressivo, seppure complesso, ritorno alla normalità, si chiude con molte incognite. I miglioramenti produttivi ed i tentativi di recupero continuano ad essere disomogenei sia a livello settoriale, sia territoriale. Le famiglie continuano a mantenere atteggiamenti ambivalenti nei confronti del consumo, tra voglia di ritorno alla vita pre-pandemia e paura per il futuro (sanitario ed economico)”. Lo evidenzia Confcommercio nel rapporto Congiuntura.
Nel confronto annuo l’Indicatore dei Consumi di Confcommercio di agosto si conferma ancora in territorio negativo, seppure in miglioramento rispetto a luglio. Il ritorno, ad agosto, di alcune funzioni di consumo in territorio positivo non deve illudere sulla possibilità di un rapido ed integrale recupero dei volumi.
Particolarmente difficile resta la situazione per molti segmenti dei servizi – prosegue il rapporto -. Il ritorno sui livelli precedenti la pandemia appare lontano, soprattutto per le funzioni legate al tempo libero, ai trasporti e al turismo, per il quale un andamento meno disastroso ad agosto ha solo attenuato il calo pregresso.
“Le prospettive a breve continuano ad essere molto incerte sia per i rischi di una recrudescenza della pandemia a livello mondiale, sia per gli effetti sul mondo delle imprese e del lavoro del prolungarsi dell’emergenza sanitaria. I modesti recuperi congiunturali rilevati a luglio sul versante dell’occupazione non possono far trascurare la progressiva riduzione di imprenditori nel settore dei servizi, sintomo della mancata riapertura di molte imprese, le cui conseguenze sul lavoro dipendente potrebbero diventare evidenti nei mesi autunnali – spiega ancora Confcommercio -. Anche questo fattore potrebbe attenuare il recupero della domanda interna. Inoltre, permane la questione della ridotta mobilità internazionale, elemento che induce a guardare con estrema prudenza alla possibilità di un completo recupero della filiera turistica, soprattutto per la componente extra-UE”.
“Per il terzo trimestre ci attendiamo un forte rimbalzo statistico ma non ancora sufficiente per recuperare le perdite provocate dalla crisi Covid. Nel 2020, infatti, si prevede una caduta del Pil di oltre 9 punti percentuali. Per rafforzare la crescita è necessario utilizzare tutte le risorse europee e superare i problemi strutturali del Paese senza dimenticare che la riforma fiscale, mai avviata, rimane una priorità”, commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
(ITALPRESS).
sat/com
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