Bianco e nero, dolce e salato, classico ed elettronico, antico e post moderno. Ha scelto la via dei contrasti che producono arte, Salvo Ferrara, autore di Music from myths, concerto che miscela musica elettronica e sonorità classiche per fare conoscere il genere post modern anche in Sicilia. La tappa conclusiva del tour si terrà martedì 27 agosto, alle ore 21, in occasione del Festival Palermo Classica 2019, nel chiostro della Gam, galleria d’arte moderna di via Sant’Anna, 21 a Palermo. Biglietto platea 12 euro, posto unico 8, acquistabili sul sito di Palermo Classica, al botteghino della Gam e da Informatica Commerciale spa Apple Premium Reseller, che è sponsor dell’evento.
Lo spettacolo di Music from myths è ispirato alle Metope di Selinunte, decorazioni in pietra e marmo scolpite a rilievo, testimonianze dell’arte greca nel Mediterraneo, custodite al museo archeologico regionale Antonino Salinas di Palermo, che colpirono già il musicista polacco Karol Szymanowsky che ad esse, nel 1915, dedicò una composizione per pianoforte.
Il programma musicale di Music from Myths, concerto della durata di un’ora, è articolato in otto brani Ghost, Hera, Leftovers, Restart, Kore, Solid Roots, Selinus, Calypso. Saranno eseguiti dal loro compositore e produttore Salvo Ferrara al pianoforte, sintetizzatori e drum machines, accompagnato dal Modern Times Ensemble, quartetto d’archi di solisti composto da Fabio Ferrara, 1° violino, Pippo Di Chiara 2° violino, synth, Gaspare D’Amato, viola, Mauro Greco, violoncello e da Agostino Cirrito al sax ed ewi. A curare l’armonia tra le sonorità prodotte dall’uso di devices elettronici, tastiere, synth guitars, sequencers e l’esecuzione degli strumenti classici sarà Cristiano Nasta, live set-up programming.
L’opera musicale, ha debuttato al Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo, e quindi a Pollina lo scorso 3 agosto. È caratterizzato da timbriche crossover grazie all’interazione fra apparecchiature elettroniche e strumenti acustici. Il risultato è una musica che nasce per essere immaginata, per accompagnarsi a delle immagini e per evocarle. Una tavolozza timbrica nella quale si può ritrovare il limpido suono degli archi affiancato a sonorità grunge, industrial, trip-hop. Crea suspense, blocca il fiato conquista il silenzio dei pensieri e invita alla riflessione.
Salvo Ferrara, soundtrack composer e music producer palermitano, è da anni impegnato in collaborazioni con registi, documentaristi di fama internazionale. Ha raccolto consensi e riconoscimenti come la Menzione d’onore allo Chelles Multiphot di Parigi, il premio migliore soundtrack al Festival Paf Tachov, nella Repubblica Ceca. Nel 2018 è stato pubblicato il suo primo lavoro discografico, WSK The Soundtrack, tratto dalla colonna sonora dell’omonima serie, distribuito in tutto il mondo. Il suo ruolo è quello di un direttore d’orchestra dinanzi alla tastiera del suo computer, con la partitura e il pentagramma all’antica, affiancati alla perfezione del suono digitale e dei tempi scanditi da un clic.
Il genere Post Modern
Il suo genere, di cui è il principale se non unico esponente a Palermo, è il Post Modern, affermatosi da qualche anno nel nord Europa. Artisti come Olafur Arnalds e Nils Frahm hanno reso “pop” ciò che pochi anni prima era considerato nicchia. È vicino anche alle sonorità di gruppi noti come i Massive Attack.
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