È la scuola, la grande assente nella vicenda Noemi. Una delle istituzioni chiamate in causa dal libro inchiesta “Noemi Crack Bang” (La banalità del male), Mediter Italia Edizioni, che sembra non aver svolto il proprio ruolo di monitoraggio e di segnalazione di un’adolescente con un forte disagio, ritardando colpevolmente un intervento sociale di affiancamento e di recupero sociale.
La vicenda, raccontata dal libro, solleva vari interrogativi sul mancato o contraddittorio rapporto tra Istituzioni e giovani adolescenti disagiati. In particolare, emerge l’esigenza di una riflessione urgente sul perché il rapporto tra Noemi e la scuola sia stato così distante e assente e come sia stata possibile opporre una tale indifferenza istituzionale rispetto alle ripetute richieste di aiuto di una minorenne.
«Come, cioè, sia stato possibile ignorare le sue continue provocazioni – afferma Victor Matteucci, uno degli autori -, per esempio, quando lei non entrava in classe e rimaneva seduta sulle scale o riguardo agli oltre 60 giorni di assenza che la giovanissima Noemi aveva accumulato in un solo anno scolastico in seguito a presunte crisi puberali (come si legge in un giudizio sulla pagella di terza media), su cui nessuno sembra aver mai indagato. Tutto questo rivela una disattenzione grave e costante da parte dell’istituzione scolastica. Nemmeno il fatto che questa ragazzina minorenne, soprattutto a causa delle reiterate assenze, fosse obbligata a ripetere più volte la stessa classe con la conseguenza di essere lasciata indietro e separata dalle sue amiche e di dover subire, da giovanissima, un giudizio d’immaturità e d’inadeguatezza, ha mai sollevato dubbi, domande o riflessioni. Peraltro, questo essere respinta e rifiutata dalla scuola andava a sommarsi al rapporto conflittuale che Noemi aveva già in corso con la madre. Ma la scuola, tutto questo, sembrava ignorarlo».
Eppure, Noemi, aveva sempre richiesto un’attenzione, sin dai primi anni di scuola, pur nelle modalità aggressive, provocatorie e conflittuali, che, peraltro, sono gli atteggiamenti tipici degli adolescenti inquieti e problematici. Un’attenzione che, tuttavia, sembra nessuno abbia voluto accordarle.
Questo caso offre, dunque, l’occasione di riparlare del ruolo centrale e decisivo della scuola nella società, anche se non è l’unico interrogativo sollevato dal libro inchiesta di Victor Matteucci e Gilda Sciortino.
A discuterne giovedì 7 ottobre presso la Libreria Feltrinelli di Palermo, insieme agli autori, ci saranno:Valentina Chinnici, vicepresidente nazionale del CIDI e fondatrice dell’associazione “Jonas Palermo” e Nino Rocca, ex insegnante e operatore sociale, l’uomo che ha seguito Noemi negli ultimi anni di vita.
Nuove regole in vigore per la tassa sui rifiuti: c'è chi potrà evitare di pagarla,…
Novità sul fumo di sigaretta: devi smettere prima di subito. La novità è costosissima In…
Giornata all'insegna del tempo instabile specie sui settori settentrionali della regione con nuvolosità irregolare associata…
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante…
Secondo i Giudici della Corte di Cassazione, in tema di condominio negli edifici, le spese…
Maria Ruggia, una donna di 76 anni originaria di Menfi, è deceduta all'ospedale Ingrassia di…