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All’Ars si discute il ddl sull’albergo diffuso

Il futuro del turismo siciliano è ancora in alto mare. Piccoli passi si sono fatti questa mattina in Quarta commissione all’Ars Ambiente e Territorio dove si è presentato il disegno di legge per il “riconoscimento dell’albergo diffuso in Sicilia”, che passerà tra due settimane in aula. “Il testo del Movimento cinque stelle è il più completo, perché da un lato mira all’incentivazione del turismo ecocompatibile – spiega il presidente della Quinta commissione Gianpiero Trizzino – e dall’altro punta alla riqualificazione urbanistica.

Questo ddl incentiva la riqualificazione dei centri storici dell’Isola in vista di un utilizzo turistico. Se qualcuno ha quattro case nel centro storico può decidere di ristrutturarle e in una può fare la reception, in una il ristorante e nelle altre si possono ospitare per la notte i turisti. Le perone che decideranno di ristrutturare le loro unità abitative dovranno seguire degli standard compatibili con il Piano regolatore della città.

Questo ddl ha lo scopo di incentivare l’economia e contemporaneamente ristrutturare il centro storico delle nostre città. Questa idea è molto semplice e non risolverà da sola i problemi del turismo”. “In Sicilia non c’è programmazione sul turismo, la normativa più recente è la legge 10 del 2005 che impone una programmazione triennale 2007-2009, manca la programmazione per il triennio 2010-2013. Il turismo è rimasto indietro per tre anni.

Esiste anche una legge che risale al 1986  che parla di programmazione provinciale e da un report della Regione emerge che diverse province si sono dotate di schemi di massima per la programmazione turistica sul territorio. Ma sono passati 27 anni e ancora oggi non tutte le province lo hanno fatto. Io mi chiedo anche come si possa attrarre il turista se non c’è anche una programmazione paesaggistica e urbanistica. La programmazione nel settore del turismo deve diventare trasversale insieme a problematiche come: tutela del paesaggio, urbanistica e la tutela dei beni culturali. La Sicilia deve diventare prima attraente per i siciliani poi sarà attraente anche per i turisti”.

Silvia Iacono

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