“Sono forte, non voglio morire” ha continuato a ripetere durante le ultime settimane trascorse in ospedale. Il piccolo Rosolino Sagona, 11 anni, che era rimasto gravemente ustionato a causa di un incidente domestico, si è spento ieri, a cause delle complicazioni relative alle ustioni.
Una giornata di metà agosto come tante altre: il piccolo Rosolino si trovava in compagnia della sua famiglia, pronta a organizzare un barbacue. Il ragazzino, che tutti ricordano essere vivace, curioso e allegro, approfittando di un momento di distrazione generale, avrebbe preso una bottiglia d’alcol e l’avrebbe gettata sulla brace: la furia della fiamma, così, è esplosa e ha avvolto completamente il suo corpo.
Tempestivi gli interventi dei familiari: hanno subito cercato di spegnere le fiamme, portando successivamente Rosolino alla guardia medica di Lercara Friddi. Da lì, il trasferimento con un elicottero del 118 presso l’ospedale Civico e il ricovero al Centro grandi ustioni diretto dal professore Luigi Solazzo.
Nonostante l’equipe del Professore Solazzo abbia fatto di tutto, ustioni così gravi sono sempre accompagnate da gravi complicanze e infezioni. Per questo il piccolo Rosolino, ieri, è mancato a causa di alcuni gravi problemi insorti all’apparato respiratorio.
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