Algoritmo Messina – Amatori Palermo 14 a 31

Beppe, mi parli della partita? Non ci sono andato. E allora? Che cosa scrivo? I ragazzi mi hanno detto che c’era molto vento. E poi? Che abbiamo vinto.

di Filippo La Torre

Palermo, 8 Apr. – Beppe, mi parli della partita?
Non ci sono andato.
E allora? Che cosa scrivo?
I ragazzi mi hanno detto che c’era molto vento.
E poi?
Che abbiamo vinto.

Istantanea e flash-back , seduto comodamente su una poltrona girevole. Un torrente che quando piove e va in piena trascina tutto. Così dicono i locali, ma io nel corso degli anni ho visto soltanto i nefasti effetti. Dentro l’alveo del torrente Papardo non ho mai visto scorrere una goccia d’acqua, ma di contro dentro il suo letto trovano felicemente alloggio tronchi scortecciati, rami, sabbie provenienti dalle colline soprastanti e qualche vecchio motorino. Spesso, nella buona stagione, fanno la loro comparsa carogne e sfabbricidi.

Il Centro di Ricerca del CNR è lì accanto, e forse una sua parte giace con le fondamenta immerse tra le melme sotterranee. Tutto lì ha un’aria di mistero e adesso ricordo che non ho mai visto una finestra aperta e nemmeno una porta socchiusa.

Questo è nella mia mente mentre attraversiamo uno stretto sentiero che, se si sbriciola, tutti ci sotterra. Le nuvole sono alte e minacciose e i refoli attraversano il campo da porta a porta e in cima ai lunghi pali con c’è nessuna bandiera da fare sventolare. Si accontenta il vento di torturare, fino a lacerarne le fibre, soltanto pezze dismesse da cucina, ora rosse ora gialle. L’arida argilla del campo Sperone ormai non è più, e mostra le sue profonde ferite dalle quali scaturiscono, come semi primordiali, chicchi di ciaca viva. Eppure la Natura non ha colpe, è lei a subire violenza, giorno dopo giorno.

Il Presidente Skeletrino ha portato in dono al mio amico Pietro Briguglio, di Messina, un’abbondante pappata di panelle, inzozzate d’olio, ingentilite da carta sopraffina da Premiata Pasticceria. Mi riportano che la delusione sulla faccia di Pietro era amplificata da due lumaconi che, sbavando, rigavano le sue gote. Non si fanno ‘ste cose! O panelle o cassata siciliana! O il misero pasto degli esclusi o l’ambrosia degli Dei. Mentre sto qui a disquisire sul nulla o sul troppo la nostra giovane masnada strappa una vittoria convincente in riva allo Stretto e si prepara al big match.

Domenica prossima, sotto lo sguardo vigile e neutrale di Santa Rosalia, gli Amanti della palla ovale affronteranno la Squadra d’Acciaio. Chi vincerà? Saranno i ragazzi di Capitano Lo Bue che sanno accarezzare la ruvida superficie della palla come pelle di virginea fanciulla o saliranno sullo scranno più alto i cultori del muscolo definito?