Alcamo, Sebastiano Bonventre è il candidato sindaco del centrosinistra
Non sarà il senatore Nino Papania del Pd a candidarsi alla guida del centrosinistra alcamese. L’esponente democratico ha preferito mettersi da parte e dedicarsi principalmente all’attività di parlamen…
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di redazione
Non sarà il senatore Nino Papania del Pd a candidarsi alla guida del centrosinistra alcamese. L’esponente democratico ha preferito mettersi da parte e dedicarsi principalmente all’attività di parlamentare, ma darà comunque il suo contributo alla coalizione. Dopo i nomi circolati nei giorni scorsi, è diventata concreta la candidatura di Sebastiano Bonventre, che ieri nel corso di riunione con i vertici del centrosinistra, ha sciolto la riserva, decidendo di correre per la poltrona di primo cittadino. Bonventre, 56 anni, medico e docente all’Università di Palermo, è stato assessore alla famiglia e alle politiche sociali nella giunta Scala. E’ il nome che mette d’accordo tutti i partiti del centrosinistra a poco più di un mese dalle elezioni: Partito Democratico, Sinistra e Libertà, Italia dei Valori e Area Democratica.
Ma c’è un ulteriore novità nella politica alcamese. Salta infatti l’accordo tra il centrosinistra e il terzo polo. La coalizione che sarà guidata dall’erede di Giacomo Scala, infatti, dovrebbe comprendere, solamente i partiti di centrosinistra e alcune liste civiche moderate.
Lo conferma anche Massimo Fundarò, vice sindaco di Alcamo ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, il partito che sarà presente con la lista civica ‘Alcamo Differente ‘ con Vendola’. ‘Siamo l’unica città della Sicilia, ad avere riunito il centrosinistra senza accordi con il terzo polo, che non ci sarà neanche in eventuale ballottaggio’ dichiara soddisfatto Fundarò.
Sebastiano Bonventre si presenterà ufficialmente alla città nel fine settimana.
Intanto, tra gli ultimi atti voluti dall’amministrazione Scala c’è l’Unione dei Comuni tra Alcamo, Balestrate e Castellammare del Golfo. Lo scorso 16 marzo l’assise civica ha approvato lo schema di statuto, con qualche voce contraria nella maggioranza per la rapidità con cui si è arrivati alla votazione.