Alcamo, nasce il “Comitato di agitazione permanente” per salvare l’ospedale

di Francesco Previti
Diventa unitario il fronte della protesta contro lo smantellamento dell’ospedale di Alcamo. Ieri pomeriggio il sindaco Giacomo Scala ha incontrato le forze sociali e politiche della città, per intraprendere insieme nuove forme di protesta che coinvolgano tutta la cittadinanza. I…

di Francesco Previti
Diventa unitario il fronte della protesta contro lo smantellamento dell’ospedale di Alcamo. Ieri pomeriggio il sindaco Giacomo Scala ha incontrato le forze sociali e politiche della città, per intraprendere insieme nuove forme di protesta che coinvolgano tutta la cittadinanza. In aula, il consigliere provinciale di Trapani, Pietro Pellerito ha accusato Scala di essere troppo morbido nel constatare l’assessore regionale Massimo Russo, che ha disposto la chiusura del punto nascita dell’ospedale San Vito e Santo Spirito. Una modifica stabilita dal protocollo di intesa tra le Asp di Trapani e Palermo e dalla riforma regionale firmata Russo, che mira a ridimensionare la sanità in Sicilia. Modifiche che hanno rafforzato l’ospedale di Partinico, a svantaggio di quello alcamese.
Pellerito ha consegnato al primo cittadino, i faldoni con le 9,000 firme dei cittadini che chiedono la riapertura del reparto di ostetricia ad Alcamo, dove da tempo ormai, non si nasce più.
Dopo alcuni momenti di tensione in aula, il clima si è disteso, e si è arrivati alla decisione unitaria di costituire il “Comitato di agitazione Permanente” che si riunirà la prossima settimana per lanciare una nuova iniziativa per salvare il nosocomio. Il sindaco Scala replica alle accuse e si dice pronto ad occupare l’ospedale, gli uffici dell’assessorato o l’azienda sanitaria Provinciale. “Abbiamo chiesto più volte all’assessore Russo di modificare il decreto e di sospendere il protocollo di intesa, ma non ci ha ascoltato.”
(Teleoccidente)