Alcamo. L’Asp ‘caccia’ dall’ospedale Pellerito e Calandra

Licenziati in tronco e senza aspettare le condanne definitive. Il Direttore Generale dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, ha cacciato dall’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo Arcangelo Cal…

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di redazione

Licenziati in tronco e senza aspettare le condanne definitive. Il Direttore Generale dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, ha cacciato dall’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo Arcangelo Calandra e Pietro Pellerito, rispettivamente medico ed infermiere professionale, entrambi imputati per aver falsificato dei certificati medici di un operaio che lavorava in nero nell’ impresa di Liborio Pirrone, già condannato per mafia, per evitargli problemi con l’Inail. Pellerito non esercita più nel nosocomio da aprile scorso mentre Calandra appenderà il camice al chiodo dal prossimo primo luglio. Pellerito, consigliere provinciale a Trapani sospeso dopo essere divenuto nel marzo scorso un sorvegliato speciale della polizia, e’ stato condannato in primo grado a sei anni. Calandra ha preferito patteggiare un anno e quattro mesi. Sono accusati di aver dichiarato il falso anche se durante i processi è caduta l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra. Pietro Pellerito di recente e’ stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e all’obbligo di soggiorno per due anni nel comune di residenza. La Questura lo ritiene vicino al clan mafioso dei Melodia, accusa che Pellerito ha sempre respinto dichiarando apertamente ‘non sono un uomo della mafia’. E’ una persona molto conosciuta nel trapanese, non solo per la sua attività di politico ma anche per le lotte intraprese contro la paventata chiusura dell’ospedale di Alcamo. Il licenziamento però va al di là della vicenda processuale che ha coinvolto Pellerito e Calandra, secondo i vertici dell’Asp, è venuto meno il rapporto fiduciario come dichiara in un’intervista rilasciata a livesicilia.it Fabrizio De Nicola