di redazione
I vertici del Pdl si spaccano sulla campagna di comunicazione lanciata nei giorni scorsi ad Alcamo, dove si voterà in primavera per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Il senatore trapanese Antonio D’Alì boccia l’iniziativa del coordimento locale del suo stesso partito che ha fatto affiggere manifesti 6×3 con la scritta ‘Mandiamo a casa Papania e Turano’. Per D’Alì si è trattato una iniziativa «improvvida, intempestiva ed autonoma di alcuni esponenti locali del Pdl Alcamese». Al senatore infatti non è andato giù, il fatto che nei manifesti sia comparso il nome del Presidente della Provincia Mimmo Turano dell’Udc, con cui spera di potersi alleare alle prossime amministrative. Ma Turano, in quanto espressione del Terzo Polo, potrebbe invece appoggiare il senatore del Pd Nino Papania. A difendere invece il Pdl alcamese interviene il coordinatore provinciale del partito, Nicola Cristaldi secondo cui ‘la posizione del PDL ad Alcamo è frutto di una decisione unanime del coordinamento comunale del Partito e non iniziativa di alcuni esponenti locali. La strategia di propaganda politica è stabilita dagli organi locali preposti alla gestione ed alla conduzione della campagna elettorale senza alcun obbligo di preventiva autorizzazione da parte di organismi superiori a quello alcamese.’ Insomma uno scontro interno al partito. Ma i problemi non mancano neanche nel centrosinistra, dove potrebbe saltare l’alleanza con il terzo polo. L’Italia dei Valori trapanese ha diffuso ieri un comunicato stampa in cui chiude ufficialmente le porte ai partiti di centro, ribadendo la propria disponibilità ad allearsi solamente con il centrosinistra. Uno scenario che si fa complicato quindi, considerando che il senatore del Pd Papania, ha sempre voluto un’alleanza della sinistra con quei partiti, che fino a qualche anno fa, hanno governato nel centrodestra. Anche Sinistra Ecologia e Libertà, attraverso il suo presidente regionale del movimento, nonché vicesindaco di Alcamo Massimo Fundarò ribadisce la posizione del partito, che è quella di non allearsi con l’Udc, l’Mpa e il Fli. ‘Vogliamo proporre qualcosa di nuovo che non siano gli inciuci’ dice Fundarò. ‘Siamo consapevoli del fatto che il centrosinistra da solo non può farcela, siamo pronti quindi a fare alleanze con i movimenti civici e le forze sane della città’. Uno scenario ancora quindi molto frammentato. Nei prossimi giorni i vertici dei partiti del centrosinistra si incontreranno per fare il punto della situazione e cercare di definire il complicato quadro delle alleanze.
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