Il pubblico ministero Rossana Penna ha chiesto ieri la condanna di Alberto Galofaro, 47 anni, alcamese, a quattordici anni di reclusione ed al pagamento di una multa di quarantacinquemila euro. Assoluzione, invece, per Rosalia Varvaro, 81 anni, madre di Galofaro.
Il processo scaturisce da un complessa ed articolata indagine condotta da carabinieri e polizia che ha consentito di alzare il velo su un consistente giro di usura.
Le indagini furono avviate otto anni fa a seguito della denuncia di una vittima. Galofaro è accusato di avere prestato somme di denaro ad imprenditori, commercianti ed artigiani in stato di difficoltà, con interessi di gran lunga superiori a quelli normalmente praticati.
Alcune vittime el’Assoziazione antiracket di Alcamo, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Gandolfo e Tiziana Pugliese, si sono costituiti parte civile.
Il pubblico ministero ha chiesto anche la confisca dei beni nella disponibilità dell’imputato e il sequestro conservativo.
FONTE: marsala.it
(Teleoccidente)
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